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Il lento addio di A23a: l’iceberg più grande del mondo si sta sciogliendo

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Il lento addio di A23a: l’iceberg più grande del mondo si sta sciogliendo

L’iceberg A23a, un tempo il più grande al mondo (tre volte la città di Roma), sta lentamente percorrendo il suo “viale del tramonto”. Dopo aver resistito per oltre tre decenni, ora si sta frammentando rapidamente mentre si dirige verso acque più calde. In poche settimane, masse di ghiaccio grandi quanto intere province si stanno staccando dalla sua superficie, accelerando un processo di disintegrazione che appare ormai inevitabile.

Una lunga vita cominciata nel 1986

A23a si è formato nel 1986, quando si è distaccato dalla piattaforma di ghiaccio antartica Filchner-Ronne. Per anni è rimasto immobile, bloccato nel Mare di Weddell, finché nel 2020 ha iniziato a muoversi lentamente verso nord. Alla fine del 2024 copriva ancora una superficie di 3672 chilometri quadrati, paragonabile alla Valle d’Aosta, ma nel 2025 ha accelerato la sua deriva.

Il viaggio attraverso il vicolo degli iceberg

Il percorso di A23a segue quello tipico di molti iceberg giganti: una lenta deriva verso nord lungo una zona dell’Oceano Antartico nota come “vicolo degli iceberg”. Qui, le masse di ghiaccio vengono gradualmente erose dalle temperature più elevate, fino a scomparire del tutto. Anche per A23a il destino sembra segnato.

L’incontro con la colonna di Taylor

Durante l’estate del 2024, A23a è diventato protagonista di un fenomeno raro. L’incontro con una colonna di Taylor, una particolare struttura oceanica che si forma sopra rilievi sottomarini, lo ha bloccato per settimane in una lenta rotazione su se stesso. Questo spettacolo naturale ha attirato l’attenzione di scienziati e osservatori in tutto il mondo.

Un rischio solo apparente per fauna e navigazione

All’inizio del 2025, l’iceberg ha rischiato di urtare una remota isola britannica dell’Atlantico del Sud, minacciando l’habitat di foche e pinguini. Fortunatamente, la traiettoria si è modificata, evitando l’impatto. Nonostante le dimensioni, A23a non rappresenta un pericolo diretto per la navigazione commerciale, ma resta un segnale di allarme ben più ampio.

Un simbolo del cambiamento climatico

A23a è soltanto uno dei tanti iceberg di grandi dimensioni che negli ultimi anni si sono staccati dalle piattaforme antartiche. La frequenza e la rapidità di questi eventi stanno aumentando, segnalando l’impatto crescente del riscaldamento globale sui ghiacci polari. Il destino di A23a è una testimonianza tangibile della crisi climatica in atto e della fragilità del nostro pianeta.

Un addio che parla a tutti

La storia di A23a è anche una narrazione simbolica: un gigante che ha vissuto immobile per decenni e che ora, lentamente, si dissolve. Non è solo un fenomeno naturale, ma anche una metafora potente di un equilibrio che si sta spezzando. Seguirne la traiettoria significa osservare in diretta le conseguenze del cambiamento climatico.

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