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Acqua, cosa sta succedendo a Crotone e perché i cittadini sono sul piede di guerra

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Acqua, cosa sta succedendo a Crotone e perché i cittadini sono sul piede di guerra

Un’ondata di indignazione sta travolgendo le famiglie di Crotone, colpite da un aumento record del 150% sul costo dell’acqua pubblica. La denuncia arriva dall’Avvocato Paola Bellomo, referente di Avvocatideiconsumatori, che parla di una “stangata inaccettabile” che rischia di strangolare il bilancio di migliaia di famiglie in un territorio già fragile.

Secondo quanto evidenziato dall’associazione, la nuova tariffazione, già in vigore con le prime bollette del 2025, ha fatto schizzare la spesa annua per una famiglia tipo da circa 140 euro a ben 555 euro. Un incremento che posiziona Crotone tra le province con il servizio idrico più caro d’Italia, suscitando forti perplessità sulla sua proporzionalità e trasparenza.



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Paola Bellomo non usa mezzi termini: “Siamo di fronte a un’operazione che, seppur formalmente legittima, è sostanzialmente iniqua e socialmente insostenibile. È inaccettabile che l’equilibrio finanziario del nuovo gestore venga raggiunto attraverso uno shock tariffario di questa portata, che non ha eguali.” L’associazione ha già inoltrato una segnalazione ad ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente), chiedendo l’apertura di un’istruttoria sulla delibera n. 15/2025 di ARRICAL (Autorità Rifiuti e Risorse Idriche Calabria) e la verifica della proporzionalità dell’aumento, oltre all’adozione di misure correttive a tutela dei cittadini.

Una delle possibili cause di questi rincari vertiginosi potrebbe risiedere in errori o incompletezze nella trasmissione dei dati anagrafici dei nuclei familiari, passati dalla precedente gestione Congesi a Sorical. Senza il dato preciso sul numero dei componenti familiari, infatti, il sistema tariffario applica automaticamente la tariffa più sfavorevole, gonfiando le bollette. Per questo motivo, l’associazione invita caldamente i cittadini a compilare il modulo di aggiornamento anagrafico per permettere una corretta applicazione delle tariffe.

Avvocatideiconsumatori ha ribadito l’impegno a monitorare l’evolversi della situazione e ad agire in ogni sede, anche legale, per garantire che i cittadini non siano vittime di una gestione inefficiente e iniqua, lottando per il rispetto dei principi di equità e trasparenza nel servizio idrico.

Siamo di fronte a un’operazione che, seppur formalmente legittima, è sostanzialmente iniqua e socialmente insostenibile” – afferma l’Avv. Paola Bellomo, referente dell’associazione.
“È inaccettabile che l’equilibrio finanziario del nuovo gestore venga raggiunto attraverso uno shock tariffario di questa portata, che non ha eguali. La nostra segnalazione ad ARERA mira a far verificare la proporzionalità di questa misura e a tutelare i cittadini da un’azione che sa di accanimento”.

Anche l’associazione Consumerismo sostiene l’iniziativa di Avvocatideiconsumatori e chiede con urgenza un intervento immediato delle istituzioni per bloccare aumenti sproporzionati, che colpiscono in modo ingiusto i cittadini già messi a dura prova dal caro vita.

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