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Aeroporto di Fiumicino, quarta pista: AVS contro il taglio della Riserva del Litorale Romano

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Aeroporto di Fiumicino, quarta pista: AVS contro il taglio della Riserva del Litorale Romano

Bonelli e Zaratti: “Il Ministero dell’Ambiente non può autorizzare la riduzione di 150 ettari protetti”

La realizzazione della quarta pista dell’aeroporto di Fiumicino torna al centro dello scontro politico e ambientale. Angelo Bonelli, co-portavoce di Europa Verde, e Filiberto Zaratti, capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra (AVS) in Commissione Affari costituzionali della Camera, contestano duramente l’ipotesi di riduzione della Riserva Statale del Litorale Romano, che comporterebbe la cancellazione di 150 ettari di territorio tutelato.

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La presa di posizione arriva dopo il question time svoltosi in Commissione Ambiente della Camera, durante il quale la sottosegretaria all’Ambiente Vannia Gava ha affermato che la normativa consente la riperimetrazione delle aree protette “a saldo zero”, ossia compensando la riduzione di una porzione con l’ampliamento di un’altra.

Secondo Bonelli e Zaratti, si tratta però di una lettura fuorviante della legge. «Un’area naturale non vale l’altra – sottolineano –. Non basta togliere da una parte e aggiungere dall’altra: contano il valore ecosistemico, il livello di tutela e la funzione ambientale dei territori coinvolti».

Gli esponenti di AVS ricordano inoltre come lo stesso Ministero dell’Ambiente, nel 2013, avesse ampliato di 300 ettari la zona 1 della Riserva, quella sottoposta alla massima tutela. «Dal punto di vista tecnico-scientifico – affermano – una riperimetrazione oggi è del tutto ingiustificabile».

Nel mirino anche il Comune di Fiumicino, ente gestore della Riserva insieme a Roma Capitale, accusato di voler favorire la modifica dei confini per consentire la costruzione della quarta pista, definita «inutile». Una scelta che contrasterebbe con il parere di compatibilità ambientale negativo espresso nel 2020 dallo stesso Ministero dell’Ambiente sul Master Plan 2030 dell’aeroporto, presentato da ENAC.

Quel giudizio, ricordano Bonelli e Zaratti, è stato successivamente confermato dalla sentenza del TAR Lazio n. 2112 del 2021, che ha ribadito l’incompatibilità dell’ampliamento dello scalo con le aree a maggiore tutela della Riserva.

«Ci chiediamo a che gioco stia giocando il Ministero guidato da Pichetto Fratin – attaccano – soprattutto alla luce delle difficoltà giuridiche e tecniche che un taglio di 150 ettari comporterebbe». Secondo i due parlamentari, ipotizzare una simile riduzione significherebbe «mettere a rischio un’area di straordinario valore ambientale e violare la legge».


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