Telemarketing, Agcom blocca 43 milioni di chiamate: le associazioni dei consumatori non si fidano
Secondo i recenti dati dell’Agcom, 43 milioni di chiamate commerciali indesiderate sono state bloccate a partire dal 19 agosto. Un primo risultato che, seppur incoraggiante, non soddisfa le principali associazioni dei consumatori. Assoutenti, Codacons, Unione Nazionale Consumatori e Consumerismo No Profit hanno infatti espresso posizioni concordi, definendo le misure attuali come insufficienti e la lotta al telemarketing aggressivo ancora lontana dalla vittoria.
Assoutenti: l’efficacia si vedrà a novembre
Assoutenti definisce il blocco di Agcom come un “primo, piccolo passo” nella lotta contro il telemarketing selvaggio. L’associazione sottolinea che i veri risultati si vedranno solo dopo il 19 novembre, quando il blocco sarà esteso anche alle finte numerazioni di telefonia mobile, che rappresentano la fonte più rilevante del problema. L’unica strada per combattere realmente il fenomeno, secondo Assoutenti, è l’applicazione dell’articolo 66 del Codice del consumo, che rende nulli i contratti non richiesti dai consumatori.
Codacons: il problema è solo spostato
Per il Codacons, i dati di Agcom dimostrano che le nuove misure “non bastano”. L’associazione evidenzia che solo una minima parte delle telefonate, il 5,74% del totale, è stata effettivamente bloccata, poiché il provvedimento di agosto ha riguardato unicamente i finti numeri fissi. La maggior parte delle chiamate indesiderate, al contrario, proviene da numeri mobili. Codacons denuncia che gli operatori illegali hanno già spostato le loro attività verso le numerazioni mobili per continuare a colpire gli utenti.
Unione Nazionale Consumatori (UNC): serve una normativa più severa
L’Unione Nazionale Consumatori ritiene che il blocco sia un “passo avanti importante, ma insufficiente”. Il presidente Massimiliano Dona sostiene che il problema non sia legato solo allo spoofing (il camuffamento del numero), ma a una carenza normativa. A suo avviso, le chiamate illegali continueranno anche per chi è iscritto al Registro delle Opposizioni. Per questo, l’UNC chiede al governo di agire sul piano legislativo, proponendo di togliere valore ai contratti telefonici su luce e gas, obbligare i call center a usare una numerazione riconoscibile (come lo 0844) e considerare una singola chiamata come una “pratica commerciale aggressiva”.
Consumerismo No Profit: danni per miliardi e nuove truffe
Consumerismo No Profit alza il livello di allarme, affermando che gli operatori illegali si stanno già attrezzando per aggirare i blocchi. L’associazione avverte che il rischio è un peggioramento delle truffe, fino alla possibile clonazione dei numeri telefonici degli utenti. Il danno economico del telemarketing illegale è stimato in oltre 2,1 miliardi di euro annui nel solo settore energetico. Per combattere il fenomeno in modo definitivo, Consumerismo ha lanciato una petizione per chiedere che vengano resi nulli i contratti siglati con un semplice “sì” e che sia richiesta una doppia conferma scritta.
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