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Agricoltura italiana a rischio: Legambiente lancia 13 proposte per agroecologia e sostenibilità

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Agricoltura italiana a rischio: Legambiente lancia 13 proposte per agroecologia e sostenibilità

L’agricoltura rappresenta uno dei settori strategici del Paese, con un valore aggiunto che nel 2024 ha superato i 42 miliardi di euro, secondo i dati ISTAT. Il comparto agroalimentare italiano conta 583 prodotti DOP e 266 prodotti IGP, mentre il biologico rappresenta oltre il 20% della SAU nazionale, vicino all’obiettivo del Green Deal europeo del 25% al 2030. Tuttavia, nonostante questi successi, il settore resta vulnerabile a crisi climatiche, scelte politiche poco lungimiranti e modelli di produzione intensivi.

Pesi e ritardi che gravano sul settore

Siccità, alluvioni, spostamenti degli areali colturali e perdita di produttività stanno ridisegnando la geografia agricola italiana. Nel settore zootecnico, le importazioni di foraggi e mangimi rimangono elevate, mentre persistono ritardi nel ridurre le emissioni, migliorare il benessere animale e promuovere una dieta più sostenibile. Le recenti misure del pacchetto semplificazioni e le nuove direttive PAC rischiano di indebolire gli standard ambientali, mentre restano arretrati la piena attuazione del PNACC e del PAN sui fitosanitari.

Sfide delle aziende medie e piccole

Negli ultimi 38 anni due aziende su tre sono scomparse, aumentando la concentrazione fondiaria e impoverendo interi territori, soprattutto collinari e montani. L’80% delle risorse PAC continua a beneficiare solo il 20% delle aziende, mentre solo 1,5 euro su 100 spesi dal consumatore arrivano all’agricoltore. Questo scenario aumenta il rischio di spopolamento e dissesto idrogeologico.

Le 13 proposte di Legambiente per Italia ed Europa

Oggi al VII Forum nazionale sull’agroecologia circolare Legambiente ha formulato otto proposte al Governo italiano e cinque all’Europa, focalizzate su agroecologia, resilienza climatica, qualità del settore agricolo e riduzione dei pesticidi. Tra le principali richieste: stanziamento delle risorse per il PNACC, legge contro il consumo di suolo, piani per il biologico, agrivoltaico e biometano di qualità, lotta ad agromafie e agropirateria, e rafforzamento del PAN. A livello europeo, Legambiente propone di rimettere al centro le strategie Farm to Fork e Biodiversity 2030, definire una PAC orientata alla qualità, avviare un Blue Deal per l’acqua, eliminare glifosato e neonicotinoidi e introdurre norme più severe sul multiresiduo nei pesticidi.

Premio Ambasciatori dell’Agroecologia 2025

Legambiente ha premiato 11 realtà agricole esemplari nella promozione dell’agroecologia, della biodiversità e dell’innovazione sociale. Tra queste:

BUBO Social Farm (Umbria) con orti biologici e fattorie didattiche per inclusione sociale.

Qualcosa di Diverso (Puglia) che rigenera terreni confiscati alla criminalità organizzata.

Tenuta Principe Mazzacane (Campania) per zootecnia sostenibile e formaggi biologici.

Fattoria Triboli (Toscana) con olivicoltura, pascolo razionale e biofertilizzanti.

Nevola Naturae (Marche) unisce colture biologiche, vigneti recuperati e progetti scolastici.

Altre aziende in Emilia-Romagna, Abruzzo, Calabria, Lazio, Veneto e Molise hanno dimostrato impegno in agricoltura rigenerativa, sostenibilità e attività educative.

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