Agricoltura, 13 associazioni dico no alla “falsa semplificazione” della PAC. La richiesta all’Ue
In vista della votazione plenaria del Parlamento europeo dell’8 ottobre, 13 associazioni della società civile impegnate nella promozione di una transizione agroecologica hanno inviato una lettera agli europarlamentari italiani chiedendo un voto responsabile e lungimirante contro la proposta della Commissione Europea che modifica ulteriormente i regolamenti della Politica Agricola Comune (PAC) 2023-2027.
Critiche alla proposta di “semplificazione” della PAC
Gli emendamenti adottati dalla Commissione Agricoltura del Parlamento europeo (COMAGRI) mettono a rischio la salvaguardia delle aree Natura 2000, le aree più preziose d’Europa per la protezione della biodiversità, e indeboliscono le norme per la tutela della fertilità dei suoli, compromettendo così il futuro degli agricoltori.

Impatti ambientali preoccupanti
La cosiddetta “semplificazione” elimina la protezione specifica prevista dalla norma GAEC 9 per i prati di elevato valore naturalistico, considerandoli automaticamente conformi alle norme di base senza valutazioni puntuali. Questo potrebbe favorire il degrado delle aree agricole di pregio, aumentare il rischio di speculazione e accaparramento da parte dei grandi proprietari, a scapito dei piccoli agricoltori.
Inoltre, la proposta COMAGRI mira a sopprimere l’obbligo di applicare misure contro l’erosione del suolo (GAEC 5), un elemento fondamentale per mantenere la fertilità e la salute del suolo, in un contesto europeo in cui il 60-70% dei suoli risulta degradato, con un miliardo di tonnellate di suolo fertile perso ogni anno.
Appello delle associazioni per un voto responsabile
Le 13 Associazioni ambientaliste, e dei consumatori che inviano questo comunicato rappresentano un’ampia alleanza che sostiene le Strategie UE del Green Deal, Farm to Fork e Biodiversità 2030. Le 13 Associazioni (ACU, AIAB, AIDA, AIAPP Associazione Italiana Architetti Pianificatori e Paesaggisti, Associazione Italiana Agricoltura Biodinamica, CIWF Italia Onlus, Greenpeace, Lipu-BirdLife, Pro Natura, Rete Semi Rurali, UPBio, Terra! e WWF Italia) condividono la visione di una transizione agroecologica dell’agricoltura italiana ed europea, che tuteli tutti gli agricoltori, i cittadini e l’ambiente.
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