Alluvione Emilia-Romagna, l’archivio storico di Forlì (e non solo) a forte rischio
È passato oltre un anno dalla devastante alluvione che ha colpito la Romagna, e la situazione del patrimonio culturale danneggiato resta critica. Con una nuova e accorata interrogazione, Luana Zanella, Capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra (AVS) alla Camera dei Deputati, torna a sollecitare con forza un intervento immediato del Ministro della Cultura, Giuli, per affrontare la drammatica emergenza.
L’alluvione ha causato danni incalcolabili non solo a vite umane e abitazioni, ma anche a numerosi archivi e biblioteche. In totale, 32 siti culturali sono stati sommersi dal fango, con gravi ripercussioni su un inestimabile patrimonio archivistico e librario. Tra i luoghi più colpiti, l’archivio comunale di Forlì e l’antica biblioteca del seminario vescovile custodivano migliaia di metri lineari di documenti storici, incunaboli e cinquecentine. Purtroppo, gran parte di questi materiali è andata irrimediabilmente perduta.
Salvato il salvabile, ma mancano fondi e progetti concreti
Nonostante una straordinaria azione di salvataggio, che ha visto l’impegno congiunto di funzionari del Ministero, volontari, Carabinieri del nucleo speciale, Vigili del Fuoco e Protezione Civile, e che ha permesso il recupero di oltre 50.000 volumi, la situazione a oggi è di stallo. La deputata Zanella denuncia la mancanza di stanziamenti adeguati e di progetti concreti per il recupero e la tutela dei beni danneggiati.
Un’iniziativa promettente, avviata dal segretariato regionale del Ministero con la creazione di un deposito-laboratorio di restauro a Cesena, è stata interrotta o addirittura cancellata nell’ambito di una recente ristrutturazione ministeriale.
Le richieste urgenti al ministro
Di fronte a questa grave situazione, Zanella rivolge al Ministro precise richieste:
- Garantire finanziamenti adeguati e tempestivi per il recupero, restauro e la conservazione dei beni culturali colpiti.
- Riattivare e potenziare strutture e laboratori dedicati specificamente alla tutela dei materiali archivistici e librari.
- Assicurare la disponibilità dei locali refrigerati dove sono attualmente conservati i volumi salvati, impedendo che siano liberati per esigenze produttive private senza che siano state trovate soluzioni alternative valide.
“La salvaguardia del nostro patrimonio culturale è un dovere imprescindibile dello Stato, a tutela della memoria storica e identitaria del territorio”, conclude Zanella, sottolineando l’urgenza di agire per preservare una parte fondamentale dell’identità romagnola e nazionale.
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