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Italia a rischio alluvioni: oltre 13 milioni di persone in zone vulnerabili

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Italia a rischio alluvioni: oltre 13 milioni di persone in zone vulnerabili

Secondo le ultime rilevazioni ISPRA, in Italia oltre 12mila chilometri quadrati di territorio sono in “codice rosso” per pericolo alluvionale. Più di 13 milioni di persone vivono in zone a rischio e, negli ultimi 25 anni, si sono registrati quasi mille eventi alluvionali con danni stimati di almeno 80 miliardi di euro. Questi dati sono stati presentati durante la Conferenza Internazionale sulla Riduzione dei Rischi da Alluvioni e Siccità, svoltasi a Firenze a Palazzo Vecchio, in ricordo dell’alluvione del 4 novembre 1966.

Il ricordo dell’alluvione del 1966 e gli angeli del fango

Maria Spena (One Water) ha sottolineato l’importanza di mantenere viva la memoria della tragedia e dei volontari che salvarono opere d’arte e manoscritti, definiti “angeli del fango”. La conferenza ha ricordato come quell’esperienza abbia rappresentato un nuovo patto generazionale e un modello di cooperazione europea, ponendo le basi per una gestione consapevole e sostenibile delle risorse idriche nel Mediterraneo.

Investimenti e strategie per la resilienza idrica

Il settore idrico è al centro degli investimenti del PNRR, con fondi diretti e cofinanziamenti pubblici e privati per un totale di 8 miliardi di euro. Gli interventi mirano a mitigare i danni della siccità, potenziare e adeguare le infrastrutture e aumentare la resilienza dei sistemi idrici ai cambiamenti climatici, riducendo le dispersioni sulle reti nazionali.

Le istituzioni e la responsabilità nella prevenzione

Il Ministro per l’Ambiente e la Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin ha ricordato la fragilità del territorio italiano, sottolineando la responsabilità di istituzioni e cittadini nel prevenire eventi futuri. La sindaca di Firenze Sara Funaro ha evidenziato l’impegno dei fiorentini durante l’alluvione e il lavoro costante per migliorare la prevenzione del rischio idrogeologico. Il Presidente Giani ha ripercorso i momenti drammatici del 1966, ricordando il coraggio della popolazione nel rialzarsi.

Verso il Forum Euromediterraneo dell’Acqua

L’evento è stato promosso dal Comitato One Water e dal CIHEAM Bari, in vista del Forum Euromediterraneo dell’Acqua che si terrà a Roma dal 29 settembre al 2 ottobre 2026 con la partecipazione di 43 Paesi. Biagio di Terlizzi ha spiegato come la cooperazione internazionale stia promuovendo una gestione condivisa dell’acqua nel Mediterraneo allargato, mentre Marco Rago ha sottolineato il ruolo strategico dell’Italia come punto di riferimento per la sicurezza idrica e la sostenibilità nella regione.

Confronto e strategie per il futuro

All’evento hanno partecipato tecnici, professionisti, rappresentanti istituzionali e accademici, discutendo strategie di prevenzione dei rischi idrogeologici e gestione sostenibile dell’acqua. Questi temi saranno centrali nel percorso verso il Forum Euromediterraneo dell’Acqua, con l’obiettivo di promuovere cooperazione, resilienza e sicurezza idrica nell’intero Mediterraneo.

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