Animali domestici, Assoutenti: mantenere un cane o un gatto costa il 22% in più rispetto al 2019
Mantenere un cane o un gatto in Italia è diventato sensibilmente più costoso negli ultimi anni. A lanciare l’allarme è Assoutenti, commentando i dati dello studio Istat sugli animali domestici, secondo cui la spesa media per famiglia ha registrato un aumento del 22,2% rispetto al 2019.
Oggi possedere un animale domestico comporta una spesa che supera i 1.000 euro annui per animale, tra alimentazione, cure veterinarie e servizi essenziali.
Rincari su cibo e veterinari
Secondo l’analisi di Assoutenti basata sui dati ufficiali Istat, gli aumenti hanno interessato in modo significativo tutte le principali voci di spesa. In particolare, i prodotti alimentari per cani e gatti hanno registrato rincari medi del 23% rispetto al 2019, mentre i servizi veterinari sono aumentati del 13,4%.
Un trend che pesa in modo crescente sui bilanci delle famiglie, soprattutto in un contesto di generale aumento del costo della vita.
Spese elevate in caso di cure specialistiche
Il quadro si fa ancora più critico quando l’animale necessita di visite veterinarie specialistiche o interventi chirurgici. Come evidenzia Assoutenti, un solo giorno di degenza in una clinica veterinaria può arrivare a costare fino a 300 euro, mentre le operazioni chirurgiche, a seconda della complessità, possono superare anche i 2.000 euro.
Costi che spesso mettono in difficoltà i proprietari, soprattutto in assenza di coperture assicurative specifiche.
La richiesta di Assoutenti sui farmaci veterinari
Alla luce di questi dati, Assoutenti chiede un intervento normativo per ridurre i costi delle cure. In particolare, l’associazione sollecita una corsia preferenziale per i progetti di legge che consentano, sotto controllo medico, l’utilizzo di farmaci ad uso umano anche in ambito veterinario.
“È inaccettabile che medicinali con principi attivi equivalenti costino fino a dieci o venti volte di più solo perché destinati agli animali – dichiara il presidente di Assoutenti, Gabriele Melluso – soprattutto quando si tratta di antibiotici e antidolorifici indispensabili”.
Tutela dei consumatori e benessere animale
Secondo Assoutenti, ridurre il costo dei farmaci veterinari rappresenterebbe una doppia tutela: da un lato per i consumatori, dall’altro per il benessere degli animali, garantendo cure accessibili e tempestive senza gravare eccessivamente sulle famiglie.
Un tema che, alla luce dell’aumento del numero di animali domestici nelle case degli italiani, assume un rilievo sempre maggiore anche sul piano sociale ed economico.
Share this content:







