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Annegamenti, estate tragica nei laghi e fiumi. Allarme dei medici Sima

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Annegamenti, estate tragica nei laghi e fiumi. Allarme dei medici Sima

L’estate 2025 segna un preoccupante incremento delle vittime per annegamento nelle acque interne italiane. Secondo i dati della Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima), sono già 31 i decessi registrati tra giugno e luglio in laghi e fiumi del nostro Paese, con una media drammatica di una vittima ogni due giorni. Un bilancio peggiore rispetto allo stesso periodo del 2024, quando si contarono 22 morti.

Un fenomeno sottovalutato: 400 morti ogni anno solo in Italia

Il fenomeno dell’annegamento resta spesso sottotraccia nel dibattito pubblico, ma i numeri raccontano una realtà allarmante. Ogni anno in Italia muoiono circa 400 persone per annegamento in mare, laghi, fiumi, torrenti o addirittura in piscine e vasche da bagno. A livello globale, il bilancio dell’ultimo decennio supera i 2,5 milioni di decessi, secondo stime dell’OMS.

Tra le categorie più a rischio, ci sono i bambini tra 1 e 4 anni, seguiti da quelli tra 5 e 9 anni. Anche un ambiente apparentemente sicuro può diventare fatale: secondo l’OMS, 236.000 persone muoiono ogni anno per annegamento, non solo in mare ma anche in acque poco profonde.

Laghi e fiumi: pericoli nascosti

“I numeri ci dicono che le acque interne – laghi e fiumi – nascondono insidie spesso ignorate”, avverte il presidente di Sima, Alessandro Miani. “Nei fiumi, i pericoli maggiori sono correnti improvvise e mulinelli, mentre nei laghi si può passare in pochi metri da acque basse a fondali molto profondi. In molte zone, inoltre, la risalita a riva è resa difficile dalla presenza di rocce scivolose coperte di alghe”.

La richiesta di Sima: più controlli e una campagna di prevenzione

Sima invita le autorità locali a rafforzare i controlli nelle aree a rischio e a promuovere campagne di educazione alla sicurezza acquatica, soprattutto rivolte a giovani e famiglie. “Non basta vietare la balneazione: serve far capire perché certe zone sono pericolose, coinvolgendo scuole e comunità locali”, aggiunge Miani.

Norme base per la sicurezza in acqua:

  • Evitare di nuotare da soli o in zone isolate
  • Non tuffarsi mai in acque sconosciute
  • Controllare costantemente i bambini, anche in piscine private
  • Rispettare la segnaletica e i divieti di balneazione
  • Informarsi sulle condizioni delle acque e sui rischi locali

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