Quando il greenwashing inganna i consumatori. La denuncia del Codacons
L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha inflitto una sanzione di 1 milione di euro a Shein per pratiche di greenwashing, ovvero pubblicità ingannevole legata alla sostenibilità ambientale dei suoi prodotti. La multa, che colpisce la società che gestisce il sito europeo di Shein, arriva dopo un’indagine iniziata nel settembre 2024 che ha evidenziato come molte affermazioni sull’impatto ambientale dei capi venduti fossero vaghe, generiche o fuorvianti.
Shein multata per pubblicità ambientali ingannevoli
L’AGCM ha riscontrato che le comunicazioni sulle sezioni “#SHEINTHEKNOW”, “evoluSHEIN” e “Responsabilità sociale” presentavano informazioni non corrispondenti alla realtà, in particolare sulla linea “evoluSHEIN by Design”, descritta come realizzata con materiali ecosostenibili e riciclabili, ma che non rispettava i requisiti dichiarati.
Inoltre, le promesse di riduzione delle emissioni di gas serra (25% entro il 2030 e neutralità carbonica entro il 2050) sono risultate generiche e non supportate dai dati reali, con un aumento delle emissioni nel 2023 e 2024.
Codacons: “Greenwashing devia le scelte dei consumatori e altera il mercato”
Il Codacons ha commentato con fermezza la sanzione dell’Antitrust, sottolineando come il fenomeno del greenwashing rappresenti una vera e propria deviazione nelle scelte d’acquisto dei consumatori, sempre più attenti alla sostenibilità ambientale.
“Da tempo denunciamo la prassi delle aziende di ricorrere a ‘green claims’ ingannevoli nelle strategie di marketing, messaggi che spesso sfociano in un ecologismo di facciata non veritiero”, afferma il Codacons.
“Queste pratiche alterano il mercato, dirottando centinaia di milioni di euro in acquisti basati su informazioni false o incomplete.”
Per questo motivo, il Codacons chiede una massima severità contro le false pubblicità ambientali e auspica che l’Antitrust estenda provvedimenti sanzionatori simili a tutte le aziende che adottano messaggi fuorvianti sulla sostenibilità.
Le reazioni di Shein e le prospettive future
Shein ha dichiarato di aver collaborato con l’Antitrust e di aver adottato misure correttive, aggiornando i propri processi e il sito web per garantire chiarezza e trasparenza nelle comunicazioni ambientali.
Questa sanzione segue quella più pesante inflitta dalla Francia nel luglio 2025, che aveva multato Shein per 40 milioni di euro per pratiche commerciali ingannevoli, comprese dichiarazioni ambientali false.
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