Le parrocchie italiane si assicurano contro il cambiamento climatico
La Conferenza Episcopale Italiana e Generali Italia hanno firmato un accordo innovativo per offrire una copertura assicurativa preventiva contro eventi climatici estremi a oltre 25 mila parrocchie sul territorio nazionale. Si tratta della prima forma di protezione digitale e automatica pensata per realtà ecclesiali, con garanzie che si attivano in modo rapido ed efficiente.
Rischi climatici
Il nuovo strumento è strutturato come “assicurazione parametrica”, una forma di polizza che si attiva senza necessità di perizie o interventi tecnici. Le coperture includono eventi come terremoti, alluvioni, inondazioni e precipitazioni estreme. Il sistema utilizza tecnologie digitali avanzate, dati ambientali e modelli predittivi per garantire un’attivazione automatica e immediata.
Un progetto pionieristico a livello europeo
Questa forma di assicurazione rappresenta uno dei progetti più evoluti in Europa nel settore della protezione dai disastri naturali. Nasce per far fronte ai rischi connessi al cambiamento climatico e si propone di fornire risposte concrete e rapide alle comunità ecclesiali, contribuendo anche alla resilienza del territorio.
Collaborazione tra Chiesa e settore assicurativo
L’intesa tra CEI e Generali Italia è stata firmata dal cardinale Matteo Zuppi e da Giancarlo Fancel, CEO di Generali Italia. L’accordo è stato sviluppato con la Business Unit Enti Religiosi e Terzo Settore e segna un esempio virtuoso di collaborazione pubblico-privato per la protezione sociale, ambientale e patrimoniale del Paese.
Innovazione, sostenibilità e coesione sociale
Oltre alla protezione assicurativa, l’iniziativa rafforza l’impegno della Chiesa e del settore assicurativo verso la transizione ecologica, la tutela dei beni culturali e la modernizzazione dei servizi alle comunità. È anche un modello replicabile per altri enti del Terzo Settore, chiamati a fronteggiare con strumenti nuovi gli effetti crescenti della crisi climatica.
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