Loading Now

West Nile, casi triplicati in sette giorni. Iss: “Non siamo in una situazione di allarme”

west nile iss

West Nile, casi triplicati in sette giorni. Iss: “Non siamo in una situazione di allarme”

Secondo il terzo bollettino della sorveglianza dell’Istituto Superiore di Sanità, aggiornato al 30 luglio, in Italia sono stati confermati 89 casi di infezione da West Nile Virus nell’uomo, rispetto ai 32 segnalati nel precedente aggiornamento. Di questi, 40 casi si sono manifestati nella forma neuro-invasiva, mentre i decessi finora notificati sono otto.

Dettaglio dei casi segnalati e distribuzione geografica

I casi confermati includono:

40 forme neuro-invasive (2 in Piemonte, 1 in Lombardia, 3 in Veneto, 1 in Emilia-Romagna, 23 nel Lazio e 10 in Campania)

2 casi asintomatici tra i donatori di sangue (1 in Veneto e 1 in Campania)

46 casi di febbre (1 in Lombardia, 5 in Veneto, 35 nel Lazio, 4 in Campania e 1 in Sardegna)

1 ulteriore caso asintomatico in Campania

Gli otto decessi sono stati segnalati in tre regioni: 1 in Piemonte, 2 nel Lazio e 5 in Campania. Il tasso di letalità calcolato per le forme neuro-invasive si attesta al 20%, in linea con quanto osservato nel 2018 e superiore a quello del 2024, pari al 14%.

Regioni e province coinvolte nella circolazione del virus

Il virus ha circolazione accertata in 31 province distribuite in 10 regioni: Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Lazio, Abruzzo, Campania, Puglia e Sardegna. La diffusione, sebbene ampia, risulta coerente con le aree colpite in anni precedenti.

ISS: “Nessuna situazione di allarme”

Anna Teresa Palamara, direttrice del Dipartimento di malattie infettive dell’ISS, ha commentato l’attuale situazione con queste parole:

“Stiamo monitorando la situazione con molta attenzione insieme al Ministero della Salute, alle Regioni e agli Istituti zooprofilattici. Tutte le misure sono in campo, comprese quelle a protezione dei trapianti e delle trasfusioni”.

Ha poi rassicurato i cittadini sull’assenza di un’emergenza sanitaria:

“Oggi non siamo in una situazione di allarme. Ricordiamo che l’infezione non si trasmette da persona a persona, ma solo attraverso le punture di zanzare. Per questo è importante che la popolazione utilizzi tutte le misure di prevenzione, da quelle per evitare la proliferazione delle zanzare a quelle personali per proteggersi dalle punture”.

Infine, ha invitato alla prudenza in caso di sintomi:

“Ricordiamo anche di rivolgersi al proprio medico in caso di febbre superiore a 38 gradi per effettuare la diagnosi”.

Confronto con gli anni precedenti e altre arbovirosi monitorate

Nel 2024 si sono registrati 484 casi totali di West Nile Virus, con 266 forme neuro-invasive e 36 decessi. Nel 2023 i casi sono stati 394, di cui 195 neuro-invasivi, con 32 decessi. Il picco rimane il 2022, con 728 casi e 51 decessi.

Il sistema di sorveglianza nazionale ha inoltre rilevato, dal 1 gennaio al 29 luglio 2025:

98 casi di Dengue (95 legati a viaggi all’estero e 3 autoctoni)

32 casi di Chikungunya (30 importati e 2 autoctoni)

4 casi di Zika virus (tutti importati)

23 casi di encefalite da zecca (TBE, tutti autoctoni)

38 casi di Toscana virus (tutti autoctoni)

Nessuno di questi casi ha comportato decessi.

Share this content: