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La Terra trattiene sempre più calore: il bilancio termico è più che raddoppiato in 20 anni

copernicus caldo

La Terra trattiene sempre più calore: il bilancio termico è più che raddoppiato in 20 anni

Uno dei modi più efficaci per monitorare il riscaldamento globale non è soltanto osservare l’aumento delle temperature medie, ma analizzare quanta energia entra ed esce dal nostro pianeta. Questo scambio energetico, noto come bilancio termico terrestre, è un indicatore fondamentale dello stato di salute climatica della Terra. E secondo un nuovo studio, la situazione è più allarmante di quanto si pensasse: negli ultimi due decenni, il bilancio termico è più che raddoppiato, superando nettamente le previsioni dei modelli climatici.

Cos’è il bilancio termico terrestre

In termini semplici, il bilancio termico misura la differenza tra l’energia solare che la Terra riceve e quella che riesce a riflettere o disperdere nello spazio. Durante il giorno, il pianeta assorbe radiazioni solari, mentre di notte ne restituisce una parte sotto forma di raggi infrarossi. Alcuni elementi – come le nuvole, i ghiacci, la neve – riflettono parte di questa energia verso lo spazio; altri, come gli oceani e i gas serra, la trattengono. Quando l’energia in entrata supera quella in uscita, il bilancio è positivo: la Terra si scalda. Se invece è negativo, si raffredda.

Negli ultimi decenni, questo bilancio ha assunto un andamento stabilmente positivo, segno inequivocabile di un riscaldamento in atto.

I dati dello studio: un’accelerazione preoccupante

Grazie ai rilevamenti della missione CERES (Clouds and the Earth’s Radiant Energy System) della NASA e allo strumento TSIS-1 (Total Solar Irradiance Sensor) a bordo della Stazione Spaziale Internazionale, gli scienziati sono riusciti a quantificare l’evoluzione del bilancio termico terrestre con grande precisione.

Nel 2000, il valore medio era di circa +0,6 watt per metro quadrato. Nel 2023 è salito a +1,8 watt per metro quadrato. Si tratta di un incremento significativo, che supera di gran lunga le previsioni dei modelli climatici più accreditati.

Cosa sta succedendo all’atmosfera?

L’aumento del bilancio termico non può essere spiegato solo con l’effetto serra. Secondo gli studiosi, un ruolo chiave potrebbe essere svolto dalle nuvole. In particolare, si osserva una diminuzione di quelle formazioni nuvolose capaci di riflettere efficacemente i raggi solari. Questo fenomeno potrebbe essere innescato proprio dai cambiamenti climatici, creando un circolo vizioso: meno nuvole riflettenti → più energia trattenuta → ulteriore riscaldamento → condizioni ancora meno favorevoli alla formazione di nuvole riflettenti.

Le conseguenze: eventi estremi sempre più frequenti

Un bilancio termico positivo, soprattutto se in costante crescita, implica una maggiore quantità di energia intrappolata nel sistema climatico terrestre. Questo surplus si traduce in effetti visibili e misurabili: ondate di calore, innalzamento delle temperature oceaniche (come quelle registrate nel mar Tirreno), e fenomeni meteorologici estremi sempre più intensi e frequenti.

Serve un taglio drastico delle emissioni

Gli autori dello studio lanciano un appello chiaro: è urgente ridurre drasticamente le emissioni di gas serra. Continuare con i ritmi attuali significa alimentare un processo che sta già superando i margini di controllo previsti. Intervenire ora è l’unico modo per contenere i danni futuri e tentare di riportare il bilancio energetico del pianeta verso un equilibrio più sostenibile.

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