La Blue Economy traina la crescita italiana. Record storico di 216,7 miliardi vale 11,3% PIL
L’Italia marittima è in piena ascesa. La Blue Economy del Paese ha raggiunto un traguardo storico, toccando i 216,7 miliardi di euro, un valore che rappresenta ben l’11,3% del Prodotto Interno Lordo (PIL) nazionale. Questo dato segna il picco più alto registrato dall’economia del mare a partire dal 2019, confermando il suo ruolo cruciale nella crescita economica italiana.
Gaetano Fausto Esposito, direttore generale del Centro Studi Tagliacarne, ha evidenziato come il contributo della Blue Economy all’intera economia italiana sia progressivamente aumentato, passando dal 5,8% nel 2021 all’attuale 9,5%. “I dati indicano che è stato raggiunto il picco più alto dell’economia del mare a partire dal 2019,” ha affermato Esposito.
Crescita sotto la lente: le sfide dell’incertezza economica
Nonostante l’entusiasmo per i risultati, Esposito ha richiamato l’attenzione sulla volatilità del contesto economico globale. Un aumento del 30% nell’attuale livello di incertezza potrebbe tradursi in una perdita di circa 1,2 miliardi di euro per la Blue Economy. Questo impatto negativo si concentrerebbe prevalentemente sui settori del turismo e della logistica, che sono particolarmente sensibili alle fluttuazioni del mercato.
Italia leader europea: conoscenza e monitoraggio chiave per il futuro
Antonello Testa, Coordinatore dell’Osservatorio Nazionale sull’Economia del Mare (OsserMare), ha ribadito con orgoglio la leadership dell’Italia in Europa in termini di valore aggiunto generato dall’economia del mare. Testa ha specificato che alcune differenze nelle classifiche europee, come il posizionamento al 4° posto nel EU Blue Economy Report 2025, derivano da perimetri di calcolo diversi.
Per mantenere e consolidare questa posizione di prestigio, Testa ha sottolineato l’importanza vitale di una conoscenza approfondita e aggiornata dello scenario marittimo. “La sfida dell’Italia si vince solo avendo la piena conoscenza dello scenario marittimo in cui ci muoviamo e della sua evoluzione in modo rapido e puntuale,” ha dichiarato. Un obiettivo che OsserMare persegue da oltre tredici anni, in sinergia con il Centro Studi delle Camere di Commercio G. Tagliacarne – Unioncamere, fornendo dati essenziali per orientare le strategie e gli investimenti futuri.
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