Bonus auto elettriche 2025, limiti ed esclusioni. Tutto quello che non funziona
Dal 15 ottobre sarà possibile richiedere il bonus per l’acquisto di auto elettriche previsto per il 2025, ma secondo il Codacons le nuove regole rischiano di escludere una larga fetta di cittadini e di penalizzare chi vorrebbe abbandonare vetture inquinanti.

Requisiti stringenti e zona urbana funzionale: metà italiani esclusi
Il requisito più critico del bonus è la residenza in una zona urbana funzionale (FUA), cioè un’area urbana composta da un centro con almeno 50.000 abitanti e comuni limitrofi, definita dall’Istat sulla base dei flussi di pendolarismo. In Italia le FUA sono 83 e comprendono 1.892 comuni, interessando solo il 55,8% della popolazione totale. Questo significa che quasi metà degli italiani, indipendentemente dal reddito, non potrà accedere all’eco-incentivo.
Età media delle auto e inquinamento: un paradosso italiano
Codacons sottolinea che in Italia l’età media del parco auto è salita a 12,8 anni e circa un quarto dei veicoli (24%) rientra nelle categorie altamente inquinanti Euro 0-3. Molti cittadini esclusi dal bonus possiedono auto vecchie e inquinanti e avrebbero voluto usufruire degli incentivi per passare a veicoli elettrici più puliti, ma le regole stringenti impediscono loro di farlo, creando una vera e propria discriminazione.
Come funziona il bonus auto elettriche 2025
Il bonus prevede uno sconto fino a 11.000 euro per famiglie con ISEE fino a 30.000 euro, mentre chi ha un ISEE fino a 40.000 euro può ottenere un contributo fino a 9.000 euro. È obbligatoria la rottamazione di un veicolo fino a Euro 5 posseduto da almeno sei mesi. Il prezzo massimo dell’auto deve essere inferiore a 35.000 euro (IVA esclusa e senza optional). Le domande si possono presentare online a partire dal 15 ottobre sulla piattaforma Sogei, con validazione del concessionario e uso del voucher entro un mese.
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