Fotovoltaico record, prima fonte di elettricità in Europa: l’Italia ai vertici nella rivoluzione solare
Il fotovoltaico sta cambiando il panorama energetico europeo, superando fonti tradizionali come gas e carbone. Secondo un nuovo report, 13 Paesi del continente hanno raggiunto record storici nella produzione di energia solare.
L’Italia si distingue in questo scenario, posizionandosi ai vertici con risultati eccezionali. A giugno 2025, il fotovoltaico ha raggiunto un punto di svolta, coprendo ben il 42,6% della produzione elettrica nazionale e superando per la prima volta l’idroelettrico, storicamente la principale fonte rinnovabile del Paese.
Crescita europea e cambiamento di paradigma
Il report evidenzia un netto “sorpasso” del solare su fonti fossili e tradizionali. A giugno, il fotovoltaico ha superato il gas naturale (14,4%) e il carbone (6,1%), segnando un vero e proprio cambio di paradigma.
Già a maggio, le fonti rinnovabili avevano coperto il 55,9% della domanda elettrica europea, con il fotovoltaico che contribuiva per il 37,2% grazie alla messa in funzione di nuovi impianti su larga scala.
Tra i Paesi che hanno stabilito record mensili si segnalano i Paesi Bassi, dove il 40,5% dell’elettricità è stata prodotta dal sole, e la Grecia, con una quota del 35,1%.
I benefici chiave del fotovoltaico in Italia
L’Alleanza per il Fotovoltaico in Italia sottolinea che il successo del solare va oltre i numeri. Si tratta di una dimostrazione della sua maturità ed efficienza, con benefici strategici che includono:
- Sicurezza energetica: La produzione solare diffusa riduce la dipendenza dalle fonti fossili importate, stabilizzando il sistema elettrico nazionale.
- Riduzione dei costi: L’abbondanza di energia solare durante il giorno fa scendere i prezzi dell’elettricità all’ingrosso, portando vantaggi economici a famiglie, imprese e industrie.
- Decarbonizzazione accelerata: L’incremento della capacità fotovoltaica supporta gli obiettivi del Green Deal europeo e del Piano Nazionale Integrato Energia e Clima, accelerando la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio.
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