Solastalgia e cambiamento climatico: l’impatto nascosto sulla salute mentale
La solastalgia è una particolare forma di disagio emotivo che nasce dal cambiamento negativo dell’ambiente in cui una persona vive. Il termine, coniato nel 2003 dalla fusione delle parole inglesi solace (conforto) e nostalgia, descrive la mancanza di conforto e il senso di perdita che si prova quando il territorio circostante subisce un degrado. Questa condizione è strettamente collegata alle cosiddette eco-emozioni, ovvero reazioni psicologiche legate a crisi ambientali come il riscaldamento globale, il buco dell’ozono o la desertificazione.
Solastalgia e salute mentale
Una recente revisione pubblicata su Bmj Mental Health ha analizzato studi condotti dal 2003 al 2024, coinvolgendo oltre 5.000 partecipanti tra Australia, Germania, Perù e Stati Uniti. I risultati evidenziano una chiara associazione tra solastalgia e disturbi come depressione, ansia, disturbo post-traumatico da stress e somatizzazione, ovvero sintomi fisici legati a disagio psicologico. Questa condizione è quindi un indicatore importante per comprendere come i cambiamenti ambientali influiscano sulla salute mentale delle persone.
Degrado ambientale
Gli studi mostrano che la solastalgia si manifesta con maggiore intensità in contesti di degrado ambientale continuo e causato dall’uomo, piuttosto che in seguito a eventi naturali isolati. Questo potrebbe spiegarsi con la teoria dell’impotenza appresa, secondo cui la percezione di non poter controllare i cambiamenti ambientali alimenta sentimenti di rassegnazione, ansia e depressione. In questi casi, il senso di perdita di controllo diventa un fattore chiave nello sviluppo del disagio psicologico.
Crisi climatica
Nonostante la ricerca sulla solastalgia sia ancora limitata e basata principalmente su studi osservazionali, il concetto risulta cruciale per valutare i rischi psicologici legati alla crisi climatica. Comprendere questo fenomeno è un passo fondamentale per preparare interventi di supporto efficaci e per promuovere politiche che considerino anche la salute mentale nella lotta ai cambiamenti ambientali.
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