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Ddl caccia: i Verdi VAS pronti a contrastarlo con la legge popolare

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Ddl caccia: i Verdi VAS pronti a contrastarlo con la legge popolare

Un fronte unito di associazioni animaliste e ambientaliste, guidate da Verdi Ambiente e Società (VAS APS ONLUS), lancia una sfida diretta al Senato. Al centro del contendere, il Disegno di Legge n° 1552 sulla caccia, ribattezzato dalle organizzazioni come “Legge sparatutto”, che minaccia di stravolgere la storica normativa a protezione della fauna selvatica. Per contrastarlo, è stata depositata una proposta di legge di iniziativa popolare che mira a imporre il divieto di caccia e a promuovere il diritto alla vita degli animali selvatici.

La preoccupazione principale delle associazioni nasce dalla proposta di modificare il titolo della Legge n° 157/92, aggiungendo la parola “GESTIONE” alla “protezione”. Per Stefano Zuppello, Presidente di VAS, questo cambiamento non è un dettaglio, ma un segnale chiaro: “Non più una legge che protegge la fauna selvatica, ma che vuole ‘gestire’ questa protezione, ad esempio, allargando i periodi di apertura della caccia e aumentando i territori dove è possibile cacciare.” Un’azione che, secondo Zuppello, è palesemente in contrasto con il nuovo Articolo 9 della Costituzione, che tutela ambiente, biodiversità ed ecosistemi anche per le future generazioni.

Le associazioni contestano anche la fretta con cui il DDL sta procedendo in Senato, con la discussione contingentata e la data del 4 agosto fissata per la presentazione degli emendamenti. “È stata una ‘dimenticanza’ davvero grave e inaccettabile,” ha commentato Zuppello, riferendosi all’esclusione di VAS e di molte altre associazioni animaliste e ambientaliste dalle audizioni sul Disegno di Legge.

La proposta di legge di iniziativa popolare punta a raccogliere ben più delle 50mila firme necessarie, inviando un messaggio inequivocabile al Governo e alla maggioranza: gli italiani non accettano modifiche peggiorative alla legge sulla caccia del 1992. No alla caccia in aree protette, no all’allungamento dei periodi di apertura e no all’aggiunta di specie, anche protette, a cui sarà possibile sparare.

“La legge ‘sparatutto’ non deve passare!” è l’appello finale di Stefano Zuppello, che riassume la determinazione del fronte ambientalista nel difendere la fauna selvatica e i principi costituzionali.

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