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Cambiamento climatico: 4 miliardi di persone colpite da un mese in più di caldo estremo

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Cambiamento climatico: 4 miliardi di persone colpite da un mese in più di caldo estremo

Secondo una nuova analisi condotta da World Weather Attribution, Climate Central e la Croce Rossa, quasi 4 miliardi di persone hanno vissuto almeno 30 giorni di caldo estremo nell’ultimo anno, un effetto diretto del cambiamento climatico causato dalle attività umane.

Il periodo analizzato va dal 1° maggio 2024 al 1° maggio 2025, e il caldo estremo è stato definito come temperature superiori al 90% di quelle registrate tra il 1991 e il 2020 nelle stesse località.

Conseguenze gravi per salute, agricoltura ed energia

Il rapporto evidenzia che le ondate di calore hanno causato morti, malattie, perdite agricole e stress sulle reti energetiche e sanitarie. Il caldo estremo è descritto come “l’evento climatico estremo più letale”, anche se spesso sottovalutato perché i decessi non sono immediatamente visibili o correttamente attribuiti.

“Le ondate di calore sono killer silenziosi”, ha affermato Friederike Otto, docente di scienze climatiche all’Imperial College di Londra.

Dove il caldo ha colpito più duramente

Le aree più colpite sono state:

Caraibi: l’isola di Aruba ha registrato 187 giorni di caldo estremo, ben 142 in più rispetto a un anno senza cambiamento climatico.

Asia centrale (marzo 2025), Sud Sudan (febbraio 2025) e Mediterraneo (luglio 2024): eventi impossibili senza il riscaldamento globale.

Marocco: almeno 21 morti lo scorso luglio con picchi di 48°C.

Le fasce più vulnerabili

Le comunità a basso reddito, gli anziani e le persone con malattie croniche sono le più esposte agli effetti devastanti delle ondate di calore. La mancanza di case ben isolate e di sistemi di allerta efficaci aggrava i rischi per la salute.

Agire subito contro il caldo estremo

Roop Singh, della Croce Rossa, sottolinea la necessità di piani d’azione contro il caldo, sistemi di allerta precoce e una pianificazione urbana più resiliente. Ma il messaggio più urgente dello studio è chiaro: Senza eliminare gradualmente i combustibili fossili, le ondate di calore diventeranno sempre più frequenti e gravi.

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