Incendi in Europa 40 volte più probabili per il cambiamento climatico. Lo studio
Uno studio di rapida attribuzione, pubblicato dal World Weather Attribution presso l’Imperial College London, conferma in modo inequivocabile che il cambiamento climatico ha reso 40 volte più probabile il verificarsi degli incendi catastrofici che hanno devastato la Penisola Iberica nell’estate 2025. Questo periodo di caldo estremo, il più intenso dal 1950, ha registrato temperature fino a 3°C più alte rispetto a condizioni pre-industriali.
Il rapporto, che ha analizzato i dati metereologici di luglio-agosto 2025, ha evidenziato un’accelerazione senza precedenti delle condizioni di caldo, siccità e venti favorevoli agli incendi. Questi fattori, combinati, hanno creato un contesto ideale per i roghi che hanno bruciato oltre un milione di ettari in Europa, con Spagna e Portogallo come aree maggiormente colpite.
Una Stagione di Incendi Senza Precedenti
Il 2025 si conferma come la peggiore stagione di incendi mai registrata in Europa da quando esistono i dati ufficiali, con un’area bruciata più grande dell’intera isola di Cipro. Le autorità spagnole e portoghesi hanno richiesto aiuti internazionali per contenere le fiamme, mentre anche altri Paesi europei si sono trovati a fronteggiare emergenze legate al fuoco.
Secondo gli esperti, l’aumento della temperatura media globale causato dalle emissioni di gas serra sta rendendo gli eventi estremi come quello di quest’estate sempre più frequenti e intensi. Se non si accelera la transizione energetica e la riduzione dei combustibili fossili, le prospettive per i prossimi anni sono di ulteriori peggioramenti.
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