Cambiamento climatico: oltre 3500 specie animali a rischio estinzione
Il cambiamento climatico sta diventando una delle principali minacce alla biodiversità del pianeta. Secondo uno studio pubblicato sulla rivista BioScience e guidato dall’Università Statale dell’Oregon, oltre 3.500 specie animali sono attualmente minacciate da condizioni ambientali sempre più estreme. La ricerca ha analizzato quasi 71.000 specie conosciute, ma rappresentano appena il 5,5% della biodiversità totale, suggerendo che il numero reale di specie a rischio potrebbe essere molto più alto.
Le specie più vulnerabili
Tra i gruppi animali più esposti ai cambiamenti climatici ci sono gli invertebrati marini. Questi animali hanno una mobilità ridotta e faticano ad adattarsi rapidamente a condizioni ambientali mutate. La temperatura crescente degli oceani ha già causato danni enormi: in Israele, la popolazione di molluschi lungo la costa è crollata del 90%, mentre ondate di calore marine nel Pacifico hanno provocato la morte di miliardi di piccoli organismi.
Ecosistemi in pericolo
Le barriere coralline, in particolare la Grande Barriera Corallina australiana, sono tra gli ecosistemi più colpiti. L’ondata di calore del 2016 ha causato la morte del 29% dei coralli, compromettendo non solo la biodiversità marina ma anche le risorse alimentari e turistiche di molte comunità costiere.
Impatti sulla fauna terrestre e marina
Gli effetti del riscaldamento globale non si limitano agli invertebrati. Tra il 2015 e il 2016, circa 4 milioni di urie comuni, un uccello marino, sono morte di fame a causa della scarsità di cibo provocata dal riscaldamento dell’oceano. Allo stesso modo, il merluzzo del Pacifico ha subito un calo del 71% e tra il 2012 e il 2021 circa 7.000 megattere sono morte nel Pacifico settentrionale, probabilmente per cause legate al riscaldamento.
Punta dell’iceberg
Lo studio sottolinea che le specie analizzate rappresentano una piccola parte di quelle conosciute. Esiste quindi un’urgente necessità di colmare le lacune nei dati per poter sviluppare politiche di conservazione più efficaci. Secondo il professor William Ripple, finora le principali cause della perdita di biodiversità sono state lo sfruttamento eccessivo e la distruzione degli habitat, ma il cambiamento climatico è ormai la terza grande minaccia globale.
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