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Campi Flegrei, quanto deve preoccuparci il bradisismo

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Campi Flegrei, quanto deve preoccuparci il bradisismo

Una nuova scossa di terremoto ha colpito l’area dei Campi Flegrei, confermando la crescente preoccupazione per il fenomeno del bradisismo. Il sisma, di magnitudo 4.6, è stato avvertito distintamente a Pozzuoli, Bacoli, Napoli e in tutta la zona flegrea, suscitando paura tra la popolazione e causando danni a edifici e infrastrutture.

Danni e conseguenze della scossa di terremoto

A seguito della scossa, molte persone si sono riversate in strada e sono state segnalate crepe in numerosi edifici. Particolarmente colpito il costone tufaceo dell’isolotto di Pennata, crollato in mare. Le linee ferroviarie Cumana, Circumflegrea e la Linea 2 della metropolitana sono state temporaneamente sospese per le verifiche di sicurezza.



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Il fenomeno del bradisismo ai Campi Flegrei

Il bradisismo è un fenomeno di sollevamento e abbassamento del suolo tipico dei Campi Flegrei, causato dall’accumulo di pressione nel sottosuolo vulcanico. Negli ultimi mesi, la frequenza e l’intensità delle scosse sono aumentate, alimentando timori tra residenti e autorità. Gli esperti dell’Osservatorio Vesuviano monitorano costantemente la situazione, pur escludendo al momento segnali di un’eruzione imminente.

Critiche al decreto del Governo: il commento di Borrelli e Mari (AVS)

La gestione dell’emergenza sismica è finita al centro del dibattito politico. Francesco Emilio Borrelli e Franco Mari, deputati di Alleanza Verdi e Sinistra (AVS), hanno dichiarato:

“La nuova scossa registrata oggi nei Campi Flegrei è l’ennesimo segnale che ci ricorda come siamo di fronte a un’emergenza reale e crescente, che va affrontata con strumenti straordinari e realmente efficaci, non con misure di facciata. Il decreto portato avanti dal Governo è del tutto insufficiente come affermano anche i Sindaci: non prevede misure strutturali per la messa in sicurezza degli edifici pubblici e privati, non garantisce risorse adeguate per la prevenzione e l’eventuale evacuazione, e manca una reale pianificazione di medio-lungo termine. Non si può continuare ad affrontare un fenomeno complesso come il bradisismo e lo sciame sismico con risposte tampone. È necessario riscrivere il provvedimento, ascoltare i territori, coinvolgere i tecnici e i sindaci, e soprattutto tornare al Senato per correggere quanto approvato finora aumentando le risorse”.

Situazione degli sfollati e misure adottate

Dopo le recenti scosse, il numero degli sfollati nei Campi Flegrei ha superato le 2.500 persone. Il decreto legge approvato dal Senato prevede la proroga dei contributi per gli sgomberati e la sospensione di tasse e mutui, ma secondo molti amministratori locali queste misure risultano ancora insufficienti per fronteggiare una crisi di tale portata.

Analisi e prospettive future

La nuova scossa ai Campi Flegrei evidenzia l’urgenza di adottare misure strutturali e una pianificazione a lungo termine per la sicurezza della popolazione. Gli esperti chiedono investimenti in prevenzione, monitoraggio e piani di evacuazione, mentre cresce la pressione politica per una revisione del decreto in Senato e un maggiore coinvolgimento di tecnici e amministratori locali.

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