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Trump rilancia il carbone: inversione di rotta per la transizione energetica

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Trump rilancia il carbone: inversione di rotta per la transizione energetica

Negli Stati Uniti, il Dipartimento degli Interni ha annunciato la riapertura di 13,1 milioni di acri di terreni federali per l’estrazione e la combustione del carbone. La decisione si inserisce nel progetto Beautiful Clean Coal, promosso dal presidente Donald Trump e oggi rilanciato con forza, a seguito degli ordini esecutivi 14241 e 14261. Il provvedimento punta a rafforzare l’indipendenza energetica nazionale e sostenere le catene di approvvigionamento strategico.

Carbone, royalties ridotte e incentivi all’estrazione

Il piano prevede un pacchetto di misure che agevolano l’industria del carbone. Le royalty sono state ridotte del 7%, mentre è aumentato il numero di ettari disponibili per la locazione mineraria. Il Segretario degli Interni, Doug Burgum, ha dichiarato che queste scelte rafforzano la sicurezza nazionale e offrono un contributo diretto all’economia americana.

Oltre all’estrazione tradizionale, il governo intende recuperare minerali critici come uranio, zinco, germanio, tellurio e terre rare da scarti e miniere abbandonate. Questi materiali sono considerati essenziali per l’industria della difesa, la produzione energetica e le tecnologie avanzate.

Carbone per decenni

Le nuove vendite di contratti di locazione interesseranno in particolare il North Dakota e altre aree ricche di giacimenti. Secondo il Dipartimento dell’Energia, i nuovi contratti garantirebbero la produzione di centinaia di milioni di tonnellate di carbone e una disponibilità energetica per i prossimi decenni.

Si tratta di un’inversione netta rispetto al trend iniziato nel 2005, che ha visto il carbone progressivamente sostituito da fonti rinnovabili. Nel 2024, il carbone ha rappresentato solo il 16% della produzione elettrica negli Stati Uniti.

Rilancio delle centrali a carbone

A supporto del piano, l’amministrazione ha stanziato 625 milioni di dollari per l’ammodernamento delle centrali a carbone esistenti, molte delle quali versano in stato di abbandono. L’obiettivo è prolungarne la vita utile e migliorarne l’efficienza, in linea con la visione di un carbone “più pulito” promosso politicamente come clean, beautiful coal.

Deregolamentazione ambientale: l’EPA cancella i limiti alle emissioni

In parallelo, l’EPA ha confermato l’intenzione di cancellare i regolamenti approvati durante l’amministrazione Biden, che imponevano limiti alle emissioni di CO2 e di altri inquinanti generati dalle centrali a carbone. La deregolamentazione rientra in un più ampio sforzo per liberare il settore energetico da vincoli ritenuti eccessivi e rilanciare l’occupazione nelle aree minerarie.

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