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Carovana dei Ghiacciai parte dall’Adamello: appello per un’azione europea

Carovana dei Ghiacciai parte dall’Adamello: appello per un’azione europea

Il ghiacciaio dell’Adamello, il più grande delle Alpi italiane, è stato teatro dell’anteprima della sesta edizione della Carovana dei Ghiacciai di Legambiente. Con uno striscione di 4 metri per 4 e una catena umana formata da attivisti provenienti da tutta Europa, è stato lanciato un messaggio forte e urgente: il tempo di agire è ora.

L’evento, svoltosi nel cuore dell’Anno internazionale dei ghiacciai, ha visto la partecipazione di organizzazioni ambientali, enti di ricerca e istituzioni che hanno rilanciato il Manifesto europeo per una governance dei ghiacciai.

Crisi climatica e ghiacciai alpini

I dati parlano chiaro. Il ghiacciaio dell’Adamello ha subito un arretramento della fronte di 127 metri nel solo 2024, confermando un trend negativo iniziato da anni. Tra il 2021 e il 2023 il ritiro progressivo ha superato i 100 metri annui.

Il bilancio di massa del 2024 è di -0,36 metri di acqua equivalente. Sebbene meno drammatico rispetto al 2022, quando si superavano i -2 metri, resta un valore preoccupante. L’arretramento è causato da un riscaldamento globale in continuo aumento e da precipitazioni nevose sempre più irregolari e scarse.

Il Manifesto europeo per i ghiacciai

Al centro della mobilitazione c’è il Manifesto europeo, sottoscritto da oltre 80 realtà, che propone una serie di interventi concreti per salvaguardare i ghiacciai e le comunità che ne dipendono. Le otto azioni chiave includono:

1. Un sistema europeo di monitoraggio del rischio criosferico

2. Una governance europea dei ghiacciai

3. Politiche integrate per la mitigazione e l’adattamento climatico

4. Maggiore ruolo dell’Europa nella tutela globale della criosfera

5. Protezione e valorizzazione dei ghiacciai come beni comuni

6. Collaborazione tra istituti di ricerca, scuole e cittadini

7. Spazi di confronto multilivello

8. Reti di cooperazione tra territori e Paesi europei

L’obiettivo è creare una risposta sistemica alla crisi climatica in corso.

Le tappe della Carovana dei Ghiacciai 2025

La sesta edizione della campagna, promossa da Legambiente con la collaborazione di CIPRA Italia e la Fondazione Glaciologica Italiana, prenderà ufficialmente il via il 17 agosto con un itinerario di cinque tappe attraverso le Alpi:

Svizzera – Ghiacciaio Aletsch (17-20 agosto)

Lombardia – Ghiacciaio della Ventina (20-23 agosto)

Alto Adige – Ghiacciaio Ortles-Cevedale (23-26 agosto)

Germania – Ghiacciaio Zugspitze (26-29 agosto)

Piemonte – Ghiacciai della Bessanese e Ciamarella (30 agosto – 2 settembre)

Durante il viaggio saranno affrontati temi come la crisi climatica, l’overtourism, la tutela della biodiversità e le pratiche di sviluppo sostenibile.

Rete europea in difesa dei giganti bianchi

La partecipazione internazionale alla Carovana dei Ghiacciai dimostra quanto sia sentita la necessità di unire le forze per contrastare il cambiamento climatico. Presenti all’anteprima sull’Adamello numerosi rappresentanti di ONG, enti scientifici e associazioni alpine, tra cui il CAI, la CIPRA, la Fondazione Glaciologica Italiana, il Politecnico di Milano, il WWF Italia, e altri soggetti attivi a livello europeo.

La catena umana simbolica ha incarnato l’idea di un’Europa unita nel proteggere i ghiacciai, patrimonio naturale e risorsa vitale.

Testimonianze, ricerca e sensibilizzazione

Durante ogni tappa della Carovana sarà proiettato un documentario sui ghiacciai alpini, accompagnato da interventi di testimonial del mondo della cultura, del giornalismo e della musica, come Milena Boccadoro, Eugenio in Via Di Gioia e Loredana Lipperini.

L’impegno non è solo simbolico, ma anche concreto. Con il supporto di partner come FRoSTA Italia, la campagna promuove strumenti scientifici come pluviometri e progetti di monitoraggio, coinvolgendo attivamente le comunità locali.

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