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CBAM, l’UE estende le tasse sul carbonio anche agli elettrodomestici importati dall’Asia

CBAM, l’UE estende le tasse sul carbonio anche agli elettrodomestici importati dall’Asia

Con l’avvio del nuovo anno, il meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere dell’UE, noto come CBAM, colpirà anche gli elettrodomestici importati, come frigoriferi, lavatrici e lavastoviglie. La misura fa parte della riforma del regolamento proposta dalla Commissione von der Leyen nel 2021 e approvata dagli Stati membri dopo un lungo confronto. L’obiettivo è assicurare che i prodotti realizzati all’estero con alta intensità di emissioni siano soggetti allo stesso prezzo del carbonio dei beni prodotti nell’UE, livellando le condizioni di concorrenza.

Estensione del CBAM e nuovi prodotti soggetti alle tasse

Attualmente il CBAM riguarda principalmente materiali di base come alluminio, cemento, elettricità e acciaio, ma dall’1 gennaio 2026 saranno inclusi anche circa 180 prodotti ad alta intensità di acciaio e alluminio. Tra questi rientrano macchinari e tutti i beni per la casa prodotti all’estero e importati nell’UE. La riforma prevede inoltre che nei calcoli del CBAM siano considerati i rottami di acciaio e alluminio pre-consumo, per garantire un prezzo equo del carbonio e uniformità tra prodotti europei e importati.

Gli importatori saranno soggetti a requisiti di rendicontazione più rigorosi per garantire una maggiore tracciabilità dei beni e prevenire dichiarazioni errate sull’intensità delle emissioni. La Commissione europea acquisisce l’autorità di richiedere prove aggiuntive quando i valori effettivi non risultano affidabili, ricorrendo in casi specifici ai valori nazionali, in linea con le regole sulla concorrenza.

Parità di trattamento e sostegno ai produttori europei

Il vicepresidente per la Strategia industriale Stéphane Séjourné ha spiegato che l’estensione del CBAM risponde a una richiesta dell’industria per un trattamento equo dei concorrenti, mentre il commissario per il Clima e la crescita sostenibile Wopke Hoekstra ha sottolineato che tutti saranno trattati allo stesso modo. La misura è in particolare diretta verso paesi come Cina e India, considerato che gli Stati Uniti rappresentano meno dell’1% del valore totale delle importazioni UE.

Per proteggere temporaneamente i produttori europei dai rischi di rilocalizzazione delle emissioni, la Commissione ha previsto un fondo di compensazione disponibile nel 2026 e 2027. Questo fondo mira a sostenere la competitività dei beni UE nei mercati dei paesi terzi, evitando che siano soppiantati da prodotti più economici e a maggiore intensità di emissioni, garantendo così una riduzione reale delle emissioni globali.

Impatto atteso e obiettivi climatici

La riforma del CBAM rappresenta un passo importante per il raggiungimento degli obiettivi climatici europei, assicurando che le importazioni rispettino standard simili a quelli dell’UE. La combinazione di tasse sul carbonio per i produttori extra-europei e sostegno agli esportatori UE punta a ridurre le emissioni globali e a promuovere la transizione verso processi produttivi più sostenibili, mantenendo al contempo la competitività delle imprese europee.

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