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“Chi inquina paga”. Appello all’Europa

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“Chi inquina paga”. Appello all’Europa

“Chi inquina paga: deve diventare un concetto europeo”. L’appello all’Europa arriva dal deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, Francesco Emilio Borrelli. “In Campania, abbiamo il problema della Terra dei Fuochi, ovvero una devastazione ambientale da parte di veri e propri criminali. Abbiamo sempre detto ai cittadini di denunciare, e nella Terra dei Fuochi, i comitati di Acerra hanno identificato chi sversava sostanze nocive che hanno avvelenato la terra e causato morti per tumore, devastando i terreni e uccidendo molti animali”.

Così, Borrelli durante “Il coraggio di osare”, l’iniziativa di presentazione dei candidati di Alleanza Verdi e Sinistra in corso a Roma. “Le denunce hanno portato a un’inchiesta, un processo e condanne definitive. La famiglia Pellini, ad esempio, è stata condannata per disastro ambientale colposo. Eppure, dopo anni, gli avvocati hanno ottenuto indietro i beni sequestrati, frutto dell’avvelenamento. A chi è morto, a chi voleva le bonifiche, non è stata fatta giustizia. Chiediamo che l’Europa intervenga, perché la questione ambientale non rimanga inascoltata”. La conclusione dell’intervento del deputato dei Verdi.



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Cambiamento climatico e vuoto normativo

Se Borrelli ha stressato il concetto di “chi inquina paga” rivolto all’Europa, nella stessa occasione il il co-portavoce nazionale di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, Angelo Bonelli ha invece centrato il suo intervento sulla crisi climatica.

“Le questioni ambientali e la crisi climatica richiedono una risposta urgente e giusta, non basata su falsità. Parlo della destra ma ci sono anche figure come Calenda, che sembra verso quella parte politica sembra orientarsi sempre più, che hanno bloccato la Legge sul ripristino della natura: se si vota con la destra su leggi cruciali come quella sulla natura e sulla casa green e poi si formano alleanze con loro a livello locale, si manifesta un problema serio”.

Inquinamento e crisi climatica nemico numero uno degli agricoltori

“La premier Meloni – prosegue Bonelli – ha dichiarato di voler porre fine a una presunta ‘guerra santa’ per la transizione verde. Non posso tacere sulla recente piroetta di Von Der Leyen, che sembra aver ceduto al fascino politico di Meloni per interesse elettorale, dimenticando impegni precedentemente sostenuti Io vedo un’urgente necessità di affrontare una realtà climatica che causa desertificazione e minaccia l’agricoltura, come dimostrato dalle recenti dichiarazioni di calamità naturale in Sicilia a causa della siccità. Il vero problema sta nella continua negazione e manipolazione da parte di alcuni leader, che cercano di mantenere lo status quo per vantaggi economici. La crisi climatica è il nemico numero uno degli agricoltori, reso ancora più difficile da politiche che ignorano le necessità di un cambiamento sostenibile. Dobbiamo affrontare queste sfide con una transizione equa che non gravi sulle spalle delle famiglie medie”. Così ha concluso Bonelli.

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