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Ambiente, 5 buone notizie dal mondo nel 2025: dalle foreste agli oceani la svolta verde possibile

squali mediterraneo

Ambiente, 5 buone notizie dal mondo nel 2025: dalle foreste agli oceani la svolta verde possibile

Il WWF fa il bilancio di fine anno e racconta i risultati positivi ottenuti grazie alla cooperazione internazionale

Il 2025 non è stato solo un anno di crisi ambientali e climatiche. Accanto alle difficoltà, il WWF individua cinque risultati concreti che dimostrano come la tutela della natura possa avanzare quando governi, comunità locali e organizzazioni internazionali lavorano insieme.

Dalle foreste tropicali agli oceani, fino alla difesa delle specie più a rischio e dei diritti dei popoli indigeni, ecco le 5 buone notizie ambientali del 2025.

1. TFFF, oltre 5 miliardi di dollari per proteggere le foreste tropicali

Nel 2025 è stato lanciato il Tropical Forest Forever Facility (TFFF), un fondo multimiliardario che destinerà oltre 5 miliardi di dollari alla conservazione delle foreste tropicali.
Il fondo, sviluppato anche con il contributo del WWF, premia i Paesi che preservano le foreste e convoglia risorse direttamente alle popolazioni indigene e alle comunità locali, riconosciute come veri custodi degli ecosistemi forestali.

2. Leopardo delle nevi, dati incoraggianti dal Nepal

Dal Nepal arrivano nuove informazioni su una delle specie più elusive al mondo. Le stime del 2025 confermano la presenza di 397 leopardi delle nevi, un dato fondamentale per migliorare le strategie di conservazione.
Un risultato che rafforza la protezione dell’ecosistema himalayano e dimostra l’efficacia della collaborazione tra scienza, comunità locali e associazioni ambientaliste.


3. Dichiarazione di Brazzaville, svolta storica per i popoli indigeni

Dal Bacino del Congo arriva un momento storico per la leadership indigena. La Dichiarazione di Brazzaville, presentata al Primo Congresso Mondiale dei Popoli Indigeni, ribadisce un principio chiave: quando i diritti degli indigeni sono rispettati, la natura prospera.
Il WWF sostiene questa visione, sottolineando come le comunità indigene siano spesso le prime vittime della distruzione ambientale.

4. Trattato sull’Alto Mare, protezione globale degli oceani

Dopo oltre vent’anni di negoziati, nel 2025 il Trattato sull’Alto Mare ha superato l’ultimo ostacolo per entrare in vigore.
Il trattato introduce regole vincolanti per proteggere la biodiversità marina oltre le acque nazionali ed è fondamentale per raggiungere l’obiettivo globale di proteggere il 30% degli oceani entro il 2030, previsto dal Quadro Globale per la Biodiversità.

5. Squali nel Mediterraneo, una svolta senza precedenti

Il 2025 segna un punto di svolta anche per gli squali e le razze. Durante le Conferenze delle Parti della Convenzione di Barcellona e della CITES, sono state approvate misure di tutela per circa 80 specie a livello globale.
Nel Mediterraneo sei specie di squali, tra cui verdesca e squalo grigio, ottengono nuove protezioni regionali, mentre altre vengono inserite tra le specie a commercio vietato. Un passo decisivo per la possibile rinascita dell’ecosistema marino.

Un messaggio chiaro: la cooperazione funziona

Le cinque buone notizie raccontate dal WWF dimostrano che la cooperazione internazionale può produrre risultati concreti per la tutela dell’ambiente. Un messaggio di speranza in un contesto globale complesso, che invita governi e istituzioni a rafforzare, non indebolire, le politiche di protezione della natura.

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