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La Cipolla rossa calabrese è in pericolo. Colpa dei pesticidi

cipolla rossa Calabria

La Cipolla rossa calabrese è in pericolo. Colpa dei pesticidi

Un’inchiesta del periodico Il Salvagente ha scatenato un allarme sulla sicurezza alimentare in Calabria, rivelando la presenza di residui di pesticidi nella celebre cipolla rossa. La notizia, che riguarda uno dei prodotti d’eccellenza del territorio, solleva seri interrogativi sulla filiera produttiva e sui controlli in atto.

Secondo quanto riportato dalla rivista, nota per le sue indagini a tutela dei consumatori, i test di laboratorio condotti su campioni di cipolla rossa avrebbero evidenziato la presenza di sostanze chimiche utilizzate in agricoltura. Questi residui, la cui presenza in un prodotto simbolo di qualità e legame con il territorio non era prevista, hanno fatto scattare l’allerta.

Il Rischio per i Consumatori e l’Immagine del Prodotto

La scoperta ha un doppio impatto. Da un lato, solleva il potenziale rischio per la salute dei consumatori, dato che l’esposizione a residui di pesticidi, anche se in piccole quantità, è un tema centrale nel dibattito sulla sicurezza alimentare. Dall’altro, mette a rischio la reputazione di un prodotto come la “Cipolla Rossa di Tropea”, che vanta il riconoscimento di Indicazione Geografica Protetta (IGP).

L’immagine di un alimento genuino e legato a un ambiente incontaminato viene così messa in discussione, con possibili ripercussioni a livello commerciale sia sul mercato nazionale che internazionale. L’inchiesta de Il Salvagente, pertanto, non è solo una denuncia, ma un forte monito per le autorità competenti e i produttori.

La situazione richiede un intervento urgente per verificare la filiera e implementare controlli più stringenti. La trasparenza e l’azione rapida sono essenziali per tutelare i consumatori e per salvaguardare la reputazione di un prodotto che rappresenta una risorsa economica e culturale di grande valore per la Calabria.

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