Egitto, scoperta città sommersa. Alessandria potrebbe fare la stessa fine
Un team di archeologi egiziani ha riportato alla luce i resti di una città sommersa nella baia di Abu Qir. La scoperta, che potrebbe essere un’estensione dell’antica Canopo, rivela non solo templi e statue, ma anche strutture industriali e un antico porto, richiamando l’allarme sull‘innalzamento del livello del mare che minaccia l’odierna Alessandria.
Le acque del Mediterraneo, al largo della costa di Alessandria d’Egitto, hanno restituito un tesoro archeologico di inestimabile valore. Una squadra di archeologi subacquei egiziani ha scoperto una porzione di una città sommersa nella baia di Abu Qir, un sito che si ritiene possa essere un’estensione dell’antica Canopo, un centro nevralgico in epoca tolemaica e romana.
Il sito, rimasto celato per secoli sotto il mare, ha rivelato una serie di strutture incredibili: templi, serbatoi scavati nella roccia e un antico molo lungo ben 125 metri.
L’antico porto e la vita quotidiana nella città perduta
Oltre agli edifici religiosi e residenziali, gli archeologi hanno rinvenuto significative strutture industriali e portuali, testimonianza della vibrante vita economica della città. Tra queste:
- Una vecchia gru da porto.
- Ancore in pietra.
- I resti di una nave mercantile, risalenti alle epoche tolemaica e romana.
Sono stati identificati anche bacini per la raccolta d’acqua e vasche usate per l’allevamento di pesci, segni tangibili della quotidianità nella città perduta.
Il ritrovamento, annunciato dal Ministero del Turismo e delle Antichità egiziano, è stato celebrato il 21 agosto con il sollevamento in superficie di alcune statue. Tra i reperti più significativi spiccano:
- Una sfinge con il cartiglio di Ramses II.
- Diverse statue in granito e marmo raffiguranti figure di epoca tolemaica e romana.
Dalla storia antica alla minaccia climatica
La scoperta assume un valore ancora più profondo alla luce della minaccia climatica che incombe sull’odierna Alessandria. Come l’antica Canopo e il porto di Heracleion prima di lei, anche la città moderna è minacciata dall’innalzamento del livello del mare. Secondo un rapporto delle Nazioni Unite, anche nello scenario più ottimistico, entro il 2050 un terzo di Alessandria potrebbe essere sommerso o diventare invivibile.
La costa, infatti, affonda di oltre 3 millimetri all’anno, mentre le mareggiate si fanno sempre più violente, un monito che lega il passato di Canopo al futuro incerto di Alessandria.
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