Clima sempre più estremo: temperature a livelli record nei prossimi 5 anni
Il nuovo rapporto dell’Organizzazione Meteorologica Mondiale (WMO) prevede con un’alta probabilità (86%) che, nei prossimi cinque anni, la temperatura globale annuale superi almeno una volta la soglia critica di +1,5°C rispetto ai livelli preindustriali (1850-1900). Inoltre, c’è un 80% di probabilità che almeno un anno tra il 2025 e il 2029 diventi il più caldo mai registrato, superando il record attuale del 2024.
Temperature in aumento
La temperatura media globale annua nel periodo 2025-2029 sarà tra +1,2°C e +1,9°C rispetto all’epoca preindustriale. Il rischio che la media quinquennale superi stabilmente la soglia degli 1,5°C è aumentato al 70%, in crescita rispetto al 47% del 2024 e al 32% del 2023. Questo conferma un trend climatico in continua ascesa.
L’Artico si riscalda tre volte più velocemente
Il riscaldamento nell’Artico sarà ancora più rapido: durante gli inverni 2025-2029 (da novembre a marzo), le temperature aumenteranno in media di 2,4°C rispetto al periodo 1991-2020, ovvero 3,5 volte di più rispetto al riscaldamento globale medio. Le zone più colpite saranno:
Il Mare di Barents (a nord della Norvegia)
Il Mare di Bering (tra Alaska e Russia)
Il Mare di Okhotsk (a est della Siberia)
Piogge e siccità
Il cambiamento climatico non riguarda solo le temperature: anche i regimi delle precipitazioni subiranno importanti variazioni. I periodi da maggio a settembre vedranno:
Più pioggia nell’Europa del Nord, nella fascia del Sahel, in Alaska e nella Siberia settentrionale
Stagioni più secche nell’Amazzonia, con implicazioni critiche per l’ecosistema e la biodiversità locale
La primavera 2025: la più soleggiata mai registrata nel Regno Unito
Il 2025 ha già segnato un nuovo record: è stata registrata la primavera più soleggiata di sempre nel Regno Unito, con 630 ore di Sole tra marzo e maggio. Secondo il Met Office, questo supera anche il record del 2020 e conferma una tendenza in crescita: 7 delle 10 primavere più soleggiate dal 1910 si sono verificate dopo il 2000.
Azioni immediate
Ko Barrett, vice-segretario generale della WMO, ha dichiarato: “Abbiamo appena vissuto i dieci anni più caldi mai registrati. Purtroppo, non ci sono segnali di tregua. Le conseguenze saranno sempre più gravi per economia, vita quotidiana ed ecosistemi. Il monitoraggio e le previsioni basati sulla scienza sono essenziali per adattarci al cambiamento”.
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