Clima, von der Leyen apre a flessibilità sul target 2040: l’UE può restare sotto il 90%
Alla vigilia del Consiglio europeo di giovedì prossimo, Ursula von der Leyen ha inviato una lettera ai capi di Stato e di governo dell’Unione per rassicurare sulle modalità con cui verrà raggiunto l’obiettivo di riduzione delle emissioni entro il 2040.
Nella missiva, la presidente della Commissione europea apre alla possibilità di inserire “notevoli” flessibilità nell’attuazione del target, evidenziando che l’obiettivo interno potrebbe essere anche inferiore al 90 per cento, se compensato da misure equivalenti.

L’obiettivo del 90% diventa simbolico
Nella proposta della Commissione presentata lo scorso luglio, il livello di riduzione delle emissioni di gas serra fissato per il 2040 è pari al 90% rispetto ai livelli del 1990. Tuttavia, Bruxelles chiarisce che questo traguardo può essere raggiunto con un certo margine di adattamento.
Una parte del target potrà essere compensata attraverso crediti internazionali di alta qualità, finanziamenti in Paesi terzi e deroghe per alcuni settori industriali particolarmente esposti alla concorrenza globale.
Transizione verde tra ambizione e realismo economico
Von der Leyen ha ribadito la necessità di mantenere la rotta verso la neutralità climatica, conciliando ambizione ambientale e pragmatismo economico. In particolare, ha sottolineato come la transizione debba tener conto delle peculiarità di un’economia ampia e consolidata come quella dell’Unione Europea.
La Commissione ammette che serviranno protezioni contro la concorrenza sleale e misure a tutela della competitività, per non danneggiare il tessuto industriale europeo durante la transizione.
Settore auto e carburanti alternativi
Ampio spazio è stato dedicato anche al settore automobilistico. Von der Leyen ha confermato l’intenzione di accelerare la revisione del regolamento sulle emissioni di CO2 per auto e furgoni, anticipando che verrà completata entro la fine dell’anno.
Nel documento si fa riferimento all’introduzione dei carburanti sintetici e dei biocarburanti avanzati come possibili strumenti per raggiungere gli obiettivi ambientali senza imporre scelte tecnologiche specifiche, restando fedeli al principio della neutralità tecnologica.
Prezzi dell’energia ancora troppo alti
Un’altra questione prioritaria è quella legata al costo dell’energia, ancora nettamente più alto rispetto ad altri grandi blocchi economici come Stati Uniti e Cina. Le politiche adottate finora non sono riuscite ad alleggerire in modo efficace le bollette per imprese e cittadini.
Von der Leyen ha annunciato che la Commissione presenterà a breve nuove proposte per affrontare questa criticità, puntando a soluzioni di breve termine che non compromettano la concorrenza all’interno del mercato unico.
Il Consiglio europeo tra ambiente, energia e politica estera
La discussione climatica rischia di scontrarsi con un’agenda europea già fitta, tra difesa, guerra in Ucraina, crisi in Medio Oriente e tensioni sociali legate all’emergenza abitativa.
Tuttavia, con la COP30 alle porte, le istituzioni europee vogliono presentarsi con una posizione definita. La flessibilità proposta da von der Leyen sembra un tentativo di evitare spaccature interne e allo stesso tempo mantenere credibilità internazionale sugli impegni climatici.
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