Ecobonus auto elettriche, quasi metà degli italiani esclusi. La denuncia del Codacons
Il nuovo bonus per l’acquisto di auto elettriche, varato dal governo, sta sollevando pesanti critiche per le sue presunte lacune. Il Codacons denuncia due principali criticità: un criterio di accesso discriminatorio e il rischio di ritardi che potrebbero paralizzare il mercato.
Bonus discriminatorio: quasi la metà degli italiani esclusa
Secondo l’associazione dei consumatori, il nuovo incentivo introduce un requisito che esclude una larga fetta della popolazione: la residenza in una Zona Urbana Funzionale (FUA). Queste aree sono definite dall’ISTAT come un agglomerato di comuni contigui a una città di almeno 50.000 abitanti, identificati in base ai flussi di pendolarismo per motivi di lavoro registrati dal Censimento del 2011.
Il Codacons sottolinea che, in base agli ultimi dati disponibili, in Italia esistono solo 83 FUA, che comprendono 1.892 comuni e una popolazione inferiore ai 33 milioni di abitanti. Questo significa che quasi la metà dei cittadini italiani (il 44,2%) è automaticamente esclusa dal bonus, a prescindere dal proprio reddito. L’associazione definisce la scelta un paradosso, considerando che proprio i cittadini che vivono in zone meno centrali, spesso possessori di auto più vecchie e inquinanti, avrebbero maggiormente bisogno di un incentivo per passare a veicoli più ecologici.
Il rischio di ritardi che paralizza il mercato
Oltre alla natura discriminatoria, il Codacons solleva preoccupazioni riguardo i tempi di attuazione dell’incentivo. L’effettiva partenza delle domande è infatti legata all’aggiornamento della mappa delle FUA da parte dell’ISTAT. Questa circostanza, secondo l’associazione, potrebbe causare un ulteriore slittamento nell’avvio dell’ecobonus, creando incertezza e paralizzando il mercato dell’automotive che attendeva il bonus per riattivare le vendite.
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