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Rincari spesa alimentare, Codacons: “Speculazione su pelle consumatori”

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Rincari spesa alimentare, Codacons: “Speculazione su pelle consumatori”

Fare la spesa in Italia costa quasi un terzo in più rispetto al 2019. È quanto denuncia il Codacons, commentando i dati Istat e puntando il dito contro un fenomeno che l’associazione definisce come una “speculazione sulla pelle dei consumatori”.

Rincari permanenti dopo le emergenze

Secondo l’associazione, gli aumenti dei prezzi nel comparto alimentare, che hanno toccato quasi il 30%, sono stati inizialmente causati da una serie di emergenze globali: la pandemia di Covid-19, la crisi energetica e, infine, la guerra in Ucraina, che ha fatto schizzare alle stelle le quotazioni delle materie prime.

Tuttavia, una volta che gli effetti di queste emergenze sono svaniti, i listini non sono tornati alla normalità. Al contrario, i prezzi di cibi e bevande hanno continuato a salire, creando un divario ingiustificato tra i costi di produzione e i prezzi finali al dettaglio.

L’intervento di Antitrust e Mister Prezzi

Alla luce di questa situazione, il Codacons chiede un intervento immediato e deciso. L’associazione si rivolge all’Antitrust e a Mister Prezzi, l’organo di controllo governativo sui prezzi, affinché avviino un’indagine approfondita sull’andamento dei listini alimentari in Italia. L’obiettivo è individuare eventuali anomalie e pratiche speculative che stanno danneggiando i consumatori e minando il loro potere d’acquisto.

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