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Con il collasso delle correnti atlantiche inverni glaciali nel Nord Europa

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Con il collasso delle correnti atlantiche inverni glaciali nel Nord Europa

Una nuova ricerca pubblicata su Geophysical Research Letters e rilanciata da Carbon Brief apre uno scenario preoccupante: il possibile collasso dell’AMOC – la circolazione meridionale dell’Atlantico – potrebbe portare a un drastico calo delle temperature invernali nel Nord Europa, fino ad annullare gli effetti del cambiamento climatico in quella regione.



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Temperature estreme

Secondo lo studio, in uno scenario di emissioni intermedie, l’indebolimento o il blocco dell’AMOC avrebbe un impatto di raffreddamento così forte da superare quello del riscaldamento da gas serra.

A Londra, il 10% degli inverni futuri potrebbe toccare i -20°C

A Oslo, le temperature invernali potrebbero crollare fino a -48°C

In Scandinavia, si stimano punte fino a -50°C

Perché l’Europa si raffredderebbe mentre il mondo si riscalda?

L’AMOC svolge un ruolo fondamentale nel trasferire calore dai tropici all’Europa settentrionale. Un suo collasso comporterebbe:

Interruzione del trasporto di calore oceanico

Maggiore diffusione del ghiaccio marino verso l’Europa

Impatti localizzati ma estremi sul clima invernale europeo

L’Europa settentrionale potrebbe così diventare l’unica regione a raffreddarsi in un mondo mediamente più caldo.

Scenario estremo, ma possibile

Gli autori dello studio sottolineano che il lavoro non fornisce una previsione sui tempi del collasso dell’AMOC, ma esplora le conseguenze potenziali di un tale evento climatico, che diversi scienziati considerano non più solo teorico.

“Se l’AMOC collassasse, dovremo prepararci a inverni molto più freddi. Gli estremi invernali saranno intensi”, avverte René van Westen, oceanografo all’Università di Utrecht.

Gli impatti in Europa

La ricerca è stata accompagnata da una mappa interattiva che simula, in diversi scenari di riscaldamento globale, l’effetto del collasso dell’AMOC su: Temperature medie e massime/minime, Copertura del ghiaccio marino, e Distribuzione degli estremi climatici stagionali.

Questi strumenti permettono di visualizzare le conseguenze regionali, rivelando che l’impatto invernale sarebbe più acuto nell’Europa del Nord, ma con effetti a catena sull’intero continente.

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