Rincari e bollette affondano il commercio. L’allarme del Codacons
Secondo il Codacons, il trend negativo delle vendite al dettaglio in Italia persiste e si aggrava nel 2025. Ad agosto, i volumi delle vendite sono diminuiti del -0,3% rispetto a luglio e del -1,3% su base annua, confermando una situazione preoccupante per il settore commerciale. Nei primi otto mesi dell’anno, nonostante un lieve aumento in valore del +0,7%, il volume complessivo delle vendite registra un calo del -0,9%. Il Codacons lancia un allarme per i prossimi mesi, evidenziando il rischio che con l’arrivo dell’autunno e i conseguenti rincari dei prezzi, spese obbligate per la scuola e i probabili aumenti delle bollette energetiche, i consumi delle famiglie possano ridursi ulteriormente, con possibili ripercussioni negative sull’intera economia nazionale.

Motivi della crisi dei consumi
La contraddizione tra aumento della spesa e calo dei volumi acquistati è dovuta principalmente ai rincari dei prezzi in settori chiave come alimentari, energia e trasporti. Questi aumenti hanno eroso il potere d’acquisto delle famiglie, costringendole a ridurre la quantità di beni acquistati pur spendendo di più nell’insieme. Molti consumatori sono così costretti a rivedere le proprie abitudini di spesa, riducendo il carrello ed evitando prodotti non essenziali.
Impatto su diversi canali di vendita
Il commercio elettronico e la grande distribuzione mostrano una crescita in valore, rispettivamente del +6,1% e +2,5%, ma la distribuzione tradizionale e le vendite fuori dai negozi continuano a segnare cali significativi. Questo fenomeno evidenzia uno spostamento nelle modalità di consumo, tuttavia il quadro generale rimane di difficoltà e stagnazione.
Previsioni per l’autunno 2025
L’autunno si presenta come un periodo critico per i consumi. Oltre ai rincari già in corso, l’attesa crescita dei costi energetici e le spese scolastiche rischiano di aggravare la situazione, spingendo ulteriormente le famiglie a limitare la spesa. Le associazioni di consumatori come Codacons chiedono interventi urgenti, quali proroga dei bonus energia, incentivi fiscali per calmierare i prezzi dei beni di prima necessità e misure di sostegno alle famiglie più vulnerabili per evitare il prolungarsi della crisi dei consumi.
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