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Taglio fondi alle comunità energetiche rinnovabili, pronta interrogazione al Governo

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Taglio fondi alle comunità energetiche rinnovabili, pronta interrogazione al Governo

Angelo Bonelli, co-portavoce nazionale di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, interviene con durezza contro la decisione del Governo di ridurre drasticamente le risorse destinate alle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER). Una misura che, secondo il parlamentare, compromette progetti già avviati, posti di lavoro e la stessa credibilità della transizione energetica italiana.

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Secondo Bonelli, la sesta revisione del PNRR approvata dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) ha ridotto la dotazione finanziaria per le CER da 2,2 miliardi a 795,5 milioni di euro, con un taglio complessivo del 64%. Una scelta che il deputato definisce “irresponsabile” e in contrasto con le necessità di innovazione e sicurezza energetica del Paese.

“Il Governo ha cancellato due terzi dei fondi destinati alle Comunità Energetiche Rinnovabili, travolgendo progetti pronti a partire, imprese che avevano assunto personale e Comuni che stavano investendo per ridurre le bollette e produrre energia pulita”, afferma Bonelli. “Non si tratta solo di cifre, ma di persone: tecnici, ingegneri, fornitori, enti locali. Mesi di lavoro e piani industriali ribaltati da una decisione calata dall’alto”.

Il parlamentare denuncia inoltre una contraddizione comunicativa: mentre il MASE definiva la revisione del PNRR un risultato “estremamente positivo”, i fondi per le CER venivano ridotti con una sforbiciata che colpisce uno dei pilastri strategici della transizione energetica.

Per fare piena luce sull’operazione, Bonelli annuncia la presentazione di un’interrogazione parlamentare rivolta al ministro Gilberto Pichetto Fratin, chiedendo chiarimenti sui criteri decisionali e sui piani del Governo per mitigare gli impatti occupazionali e industriali derivanti dal taglio.

Il deputato accusa l’Esecutivo di seguire una linea energetica “fossile”, favorevole a petrolio e gas e ostile allo sviluppo delle rinnovabili: “È una decisione inaccettabile, che manda in fumo lavoro, innovazione e fiducia. Chiediamo il ripristino immediato dei fondi e una strategia seria sulle rinnovabili. L’Italia non può tornare indietro”.

Bonelli conclude ribadendo che il suo gruppo parlamentare continuerà a opporsi politicamente a quello che definisce “l’ennesimo atto di un governo che punisce chi costruisce futuro”.

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