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Consiglio di Stato sospende l’abbattimento di un lupo in Alto Adige

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Consiglio di Stato sospende l’abbattimento di un lupo in Alto Adige

Il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso presentato dalle associazioni animaliste ENPA, LAV e LNDC Animal Protection, sospendendo il decreto della Provincia di Bolzano che autorizzava l’uccisione di due lupi. La decisione, seppur parziale, ha salvato la vita di uno degli esemplari, ma la notizia è accompagnata dall’amarezza per la sorte del secondo lupo, già soppresso.

La decisione e la reazione delle associazioni

Il Presidente della sesta sezione del Consiglio di Stato ha emesso la sospensiva in seguito al ricorso presentato dalle associazioni. Se da un lato il provvedimento ha scongiurato la morte di un lupo, dall’altro non ha potuto impedire che l’altro esemplare finisse sotto il piombo del Corpo Forestale di Bolzano.

In un comunicato congiunto, le associazioni si dicono “molto felici di questo risultato che ha consentito di salvare la vita di un lupo, ma allo stesso tempo fortemente indignate perché l’altro lupo condannato è già stato ucciso”.

Il contesto: il decreto di abbattimento

Il decreto di abbattimento era stato emesso dal Presidente della Provincia di Bolzano, Arno Kompatscher, in seguito ad alcune predazioni avvenute in una malga. Le associazioni animaliste sottolineano che gli animali da allevamento non erano stati adeguatamente protetti, e che la decisione di abbattere “due lupi a caso” è stata presa senza un’analisi specifica.

Le associazioni confidano che la decisione odierna venga confermata in via definitiva durante l’udienza collegiale prevista per il prossimo 9 ottobre. A supporto della loro tesi, ricordano che gli animali delle malghe verranno riportati a valle nei prossimi giorni, rendendo il decreto di abbattimento ancora più superfluo.

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