Consumi elettrici stabili e rinnovabili in crescita: il quadro Terna di ottobre
Secondo i dati pubblicati da Terna, nel mese di ottobre il fabbisogno di energia elettrica in Italia ha raggiunto 25,5 miliardi di kWh, in lieve aumento rispetto a ottobre 2024. Un dato che si colloca in un contesto di temperature più basse rispetto all’anno precedente e con lo stesso numero di giorni lavorativi. Nel complesso, la domanda elettrica corretta per temperatura e calendario risulta stabile.

Andamento della domanda elettrica in Italia
La variazione tendenziale mostra incrementi differenziati sul territorio: +0,6% al Nord, +0,3% al Centro e un calo dello 0,8% nel Sud e nelle Isole.
Considerando i primi dieci mesi dell’anno, il fabbisogno nazionale registra una diminuzione dell’1% sul 2024, con un calo più contenuto (-0,6%) se rettificato per temperatura e calendario.
L’andamento dei consumi industriali
A ottobre l’indice IMCEI, che misura i consumi delle imprese energivore, cresce dell’1,9% su base annua, segnando il secondo dato positivo dopo diversi mesi in flessione. Il miglioramento riguarda vari comparti produttivi: industria alimentare, cemento, meccanica, siderurgia, ceramica e vetro. In calo invece carta, metalli non ferrosi e chimica.
Su base congiunturale, l’indice IMCEI registra una flessione dello 0,8%.
Il settore dei servizi
L’indice IMSER relativo ai consumi elettrici del settore terziario, aggiornato ad agosto 2025, mostra una variazione tendenziale negativa del 6,3%. Quasi tutte le classi registrano un calo, ad eccezione delle attività professionali, scientifiche e tecniche e dei servizi di informazione e comunicazione.
Come è stata soddisfatta la domanda elettrica
Nel mese di ottobre 2025 l’84,7% della domanda italiana è stato coperto dalla produzione nazionale, mentre il restante 15,3% deriva dal saldo degli scambi con l’estero. Il saldo estero, pari a 3,9 TWh, è in calo del 6,1% rispetto a ottobre 2024.
Da gennaio a ottobre 2025, l’import netto si riduce dell’8,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Produzione elettrica nazionale e ruolo delle rinnovabili
La produzione nazionale netta di ottobre è pari a 22 miliardi di kWh. Le fonti rinnovabili soddisfano il 39% della domanda, in calo rispetto al 41,2% del 2024. La distribuzione per fonte mostra andamenti molto diversi:
Fonte termica: +7,2%
Geotermica: +0,5%
Eolica: +70,1%
Fotovoltaica: +48,7%
Idrica: -48,8%
L’aumento della produzione fotovoltaica è dovuto sia all’incremento della capacità installata sia al maggiore irraggiamento registrato.
Crescita della capacità rinnovabile installata
Nei primi dieci mesi del 2025 la capacità rinnovabile complessiva (solare ed eolica) è cresciuta di 5.400 MW, di cui 4.813 MW provenienti dal fotovoltaico. A fine ottobre la capacità rinnovabile totale raggiunge 55.354 MW, confermando un trend di espansione costante.
L’evoluzione dei sistemi di accumulo
Al 31 ottobre 2025 in Italia si contano 17.610 MWh di capacità di accumulo, in aumento del 46,6% rispetto allo stesso mese del 2024, per un totale di circa 862.000 sistemi installati. La potenza nominale raggiunge 7.192 MW.
Gli accumuli elettrochimici di grande taglia hanno prodotto 202 GWh nel solo mese di ottobre, mostrando il ruolo ormai strategico di questa tecnologia nella gestione del sistema elettrico nazionale.
Da gennaio a ottobre 2025 la capacità degli impianti utility scale è aumentata di 2.818 MWh, pari a 721 MW di potenza.
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