COP30, Confeuro: occasione mancata sui combustibili fossili e sul clima
La COP30 si sarebbe dovuta affermare come un momento decisivo per rafforzare l’azione globale sul cambiamento climatico. Secondo Confeuro, invece, il vertice ha evidenziato limiti strutturali e un’occasione persa su uno dei nodi più urgenti: l’uscita dai combustibili fossili.
Un vertice poco presente nel dibattito pubblico e indebolito sul piano politico
Confeuro sottolinea come la COP30 sia passata quasi inosservata, nonostante l’importanza strategica dell’appuntamento. La scarsa attenzione mediatica e politica, insieme all’assenza di molte superpotenze mondiali, ha fortemente condizionato il processo negoziale, riducendone l’incisività.
Secondo l’associazione, ciò rischia di trasmettere l’idea che il futuro del pianeta sia una questione delegata a pochi attori, mentre dovrebbe essere un impegno condiviso dalla comunità internazionale nel suo complesso.

Il mancato accordo sui combustibili fossili: una battuta d’arresto
Uno dei punti più critici evidenziati da Confeuro riguarda il fallimento della proposta di adottare una tabella di marcia chiara per l’uscita globale dai combustibili fossili. Si tratta di un’iniziativa sostenuta anche dall’Unione europea, che però non ha trovato consenso a causa dell’opposizione di diversi Paesi, compresa l’Italia.
Andrea Tiso (nella foto), presidente nazionale Confeuro, parla di “occasione mancata”, con effetti diretti nel rallentare la transizione ecologica e nel minare l’affidabilità dei processi multilaterali dedicati al clima.

Il ruolo dell’agricoltura e delle comunità rurali nella transizione climatica
Confeuro ribadisce l’importanza di affrontare la crisi climatica con un approccio intersettoriale, capace di unire agricoltura, industria, energia e politiche sociali in una strategia comune. In particolare, l’associazione invoca maggiore attenzione al settore agricolo e alle comunità rurali, che spesso subiscono gli impatti peggiori del cambiamento climatico ma restano ai margini dei processi decisionali.
La richiesta è chiara: impegni più ambiziosi, decisioni forti e una roadmap trasparente sull’uscita dai combustibili fossili, senza pressioni di parte o compromessi al ribasso.
La necessità di una governance climatica più solida
Per Confeuro la COP30 dimostra quanto sia urgente rafforzare la governance globale del clima, restituendo centralità ai temi ambientali e garantendo maggiore coerenza politica tra i Paesi. Solo così sarà possibile costruire partenariati resilienti e soluzioni efficaci per contrastare una crisi climatica che continua a intensificarsi.
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