Scoperto il legame tra correnti dell’Atlantico e il clima del passato

Un nuovo studio pubblicato su Nature Communications ha fatto luce su un evento climatico avvenuto 3,6 milioni di anni fa, causato da un improvviso rafforzamento delle correnti fredde dell’Oceano Atlantico del Nord. Il fenomeno ha provocato un sensibile abbassamento delle temperature nell’emisfero settentrionale, con implicazioni che aiutano a comprendere anche i futuri scenari climatici.

Lo studio

La ricerca, condotta da un team internazionale guidato da Matthias Sinnesael (Osservatorio di Parigi e Università di Dublino) e Boris-Theofanis Karatsolis (Università di Uppsala e Libera Università di Bruxelles), con il contributo di ricercatori italiani dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia di Roma e dell’Università di Chieti-Pescara.

Durante due spedizioni oceaniche nel 2021 e 2023, sono stati perforati i fondali marini raccogliendo 3,5 km di carote di sedimenti. Questi campioni hanno permesso di identificare un brusco cambiamento nella velocità di accumulo dei sedimenti e nelle loro proprietà fisiche, avvenuto esattamente 3,6 milioni di anni fa.

Correnti fredde e il raffreddamento dell’emisfero Nord

Il cambiamento è attribuito a un aumento dell’intensità della corrente fredda che scorre sul fondo oceanico attraverso lo stretto tra Islanda e Scozia. Questa corrente, generata dalle acque fredde e dense del Nord Atlantico subpolare, si dirige verso Sud e contribuisce a formare il sistema globale di circolazione oceanica, detto anche nastro trasportatore oceanico.

Secondo Anita Di Chiara (INGV), co-autrice dello studio, queste correnti sono fondamentali per il trasferimento di calore tra oceano e atmosfera, e dunque per il clima globale. L’intensificazione di tale corrente ha portato a un raffreddamento significativo del clima nell’emisfero Nord, aprendo una finestra su come simili dinamiche potrebbero influenzare il futuro climatico.

Perché è importante oggi

Capire come le correnti oceaniche abbiano influito sul clima nel passato remoto è essenziale per prevedere le reazioni del sistema climatico ai cambiamenti in corso. Il riscaldamento globale attuale, l’aumento della temperatura superficiale degli oceani e lo scioglimento dei ghiacci polari potrebbero influire sulla stabilità e forza delle correnti oceaniche, con impatti potenzialmente drastici a livello globale.