Loading Now

Violenza donne, Tiso (Accademia IC): “Crisi climatica, diritti riproduttivi sotto attacco”

Violenza donne, Tiso (Accademia IC): “Crisi climatica, diritti riproduttivi sotto attacco”

Nel corso della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, Accademia IC ha richiamato l’attenzione su un tema spesso sottovalutato: gli effetti della crisi climatica sui diritti fondamentali delle donne e delle ragazze. Le conseguenze del riscaldamento globale non riguardano solo l’ambiente, ma incidono sempre più sulla salute, sulla tutela dei diritti e sulla sicurezza delle comunità più vulnerabili.

Salute sessuale e riproduttiva in pericolo nelle emergenze climatiche

Secondo organizzazioni umanitarie e agenzie internazionali, sottolinea la portavoce nazionale di Accademia Iniziativa Comune e presidente dell’associazione Bandiera Bianca Carmela Tiso, eventi estremi come alluvioni, siccità e ondate di calore stanno compromettendo l’accesso ai servizi di salute sessuale e riproduttiva. La distruzione delle infrastrutture, l’interruzione delle forniture mediche e la difficoltà nel raggiungere le strutture sanitarie rendono più complesso ottenere assistenza essenziale.

Le prime a risentirne sono le donne incinte, le adolescenti e chi necessita di contraccezione o di servizi di pianificazione familiare. Quando una clinica viene distrutta da un ciclone o quando le strade diventano impraticabili a causa delle alluvioni, i servizi ritenuti non urgenti vengono sospesi, causando un aumento di gravidanze non pianificate, aborti non sicuri e complicazioni al parto.

Le regioni più vulnerabili colpite da una crisi silenziosa

Le aree più esposte ai cambiamenti climatici – Africa subsahariana, Asia meridionale e America Latina – stanno vivendo una vera e propria emergenza silenziosa. Qui la crisi ambientale – prosegue Carmela Tiso – si traduce in un peggioramento dei diritti riproduttivi e in una crescente difficoltà nell’accesso a cure fondamentali.

Molti esperti parlano oggi di giustizia climatica come giustizia di genere: chi contribuisce meno al riscaldamento globale è spesso chi paga il prezzo più alto in termini di salute e diritti. Il cambiamento climatico diventa così un amplificatore di disuguaglianze, soprattutto per donne e ragazze che vivono in contesti fragili.

Perché la salute riproduttiva è una linea critica della giustizia climatica

La salute riproduttiva si colloca al centro di questo squilibrio. Rappresenta uno dei settori più colpiti dal collasso dei sistemi sanitari in emergenza e uno dei più importanti per garantire l’autonomia e il benessere delle donne. La sua compromissione trascina con sé conseguenze sociali, economiche e sanitarie di lungo periodo, che aggravano povertà e vulnerabilità.

Cosa chiedono gli esperti e quali azioni sono necessarie

Nonostante gli impegni internazionali, i finanziamenti per integrare politiche climatiche e tutela della salute riproduttiva restano insufficienti. Gli esperti invitano a includere nei piani di adattamento climatico servizi sanitari resilienti, accesso garantito alla contraccezione, sistemi di protezione dedicati a donne e ragazze e risorse adeguate per operare nelle emergenze.

La crisi climatica non è più soltanto un tema ambientale: è una questione di diritti umani, equità e salute pubblica.

La posizione di Accademia Iniziativa Comune

La portavoce nazionale di Accademia Iniziativa Comune ribadisce la necessità di un intervento urgente per proteggere i diritti delle donne. La crisi climatica, osserva Tiso, è ormai una questione che riguarda direttamente corpi, salute e futuro delle nuove generazioni.

Share this content: