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Caldo: 500 Morti in 10 Giorni tra Roma e Milano. Bonelli (AVS) accusa il Governo

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Caldo: 500 Morti in 10 Giorni tra Roma e Milano. Bonelli (AVS) accusa il Governo

La crisi climatica sta mostrando il suo volto più drammatico, con un bilancio di vite umane sempre più pesante. In soli dieci giorni, tra il 23 giugno e il 2 luglio, il caldo estremo ha causato 500 decessi tra Roma e Milano. Questo dato, citato da Angelo Bonelli, deputato di Alleanza Verdi e Sinistra e co-portavoce di Europa Verde, si inserisce in un contesto europeo ancora più preoccupante. Uno studio condotto da 14 scienziati di prestigiosi istituti internazionali (Imperial College London, London School of Hygiene & Tropical Medicine, Università di Berna, Royal Netherlands Meteorological Institute e Università di Copenhagen) ha rivelato che, nello stesso periodo, il caldo ha ucciso oltre 2.300 persone in dodici grandi città europee, di cui il 65% direttamente riconducibile alla crisi climatica.

I numeri globali confermano l’escalation: secondo i dati di Our World in Data, la media annuale delle morti causate da eventi meteo estremi è schizzata da 903 nel periodo 2010-2019 a 12.299 dal 2020 in poi, registrando un impressionante incremento del +1.200%. Questa crescita è dovuta all’intensificazione e alla frequenza crescente di fenomeni come ondate di calore, alluvioni, tempeste e siccità.

Costi Economici e inerzia politica: le accuse al Governo Meloni

Bonelli non ha risparmiato critiche al governo italiano, in particolare alla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni. “In Italia, negli ultimi due anni e mezzo, i danni economici causati dagli eventi meteo estremi legati alla crisi climatica sono stati pari a 27 miliardi di euro“, ha dichiarato Bonelli, ponendo una domanda diretta: “Giorgia Meloni lo ha detto agli italiani che quei soldi sono stati pagati con denaro pubblico? È sostenibile tutto questo per la finanza pubblica, o non sarebbe meglio investire in politiche per il clima e la prevenzione?”.

Secondo il centro studi CICERO (Center for International Climate Research), se le emissioni di gas serra dovessero continuare ai ritmi attuali, circa il 70% della popolazione mondiale sarà esposta a cambiamenti climatici estremi entro il 2044. Un quadro che rende ancora più incomprensibile, secondo Bonelli, l’atteggiamento del governo italiano.

“Meloni non parla mai di crisi climatica: è impegnata soltanto a smantellare le politiche ambientali con una narrazione piena di bugie”, ha concluso Bonelli. La denuncia più grave riguarda il blocco del Piano Nazionale di Adattamento Climatico, uno strumento fondamentale che prevede azioni concrete per ridurre l’impatto degli eventi meteo estremi sulla popolazione. “Un atto di irresponsabilità che il nostro Paese non può più permettersi”, ha chiosato il deputato, sottolineando l’urgenza di un cambio di rotta nella gestione della crisi climatica.

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