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Crisi climatica, l’OMM: urgenti sistemi di monitoraggio dei ghiacciai

ghiacciaio dolomiti

Crisi climatica, l’OMM: urgenti sistemi di monitoraggio dei ghiacciai

Una settimana fa, il piccolo villaggio svizzero di Blatten è stato spazzato via dal crollo del ghiacciaio della Betulla, un enorme ammasso di ghiaccio contenente circa 1,5 milioni di metri cubi. La frana ha reso evidente, ancora una volta, quanto il cambiamento climatico sia già in corso e quanto le sue conseguenze siano tutt’altro che future.

Blatten non è la prima località colpita da un evento estremo di questo tipo, ma la sua distruzione completa ha scioccato l’opinione pubblica e rilanciato il dibattito internazionale su un fenomeno ormai fuori controllo: la fusione accelerata dei ghiacciai a causa del riscaldamento globale.

Ghiacciai in ritirata: una crisi globale, non più solo ambientale

Il caso di Blatten è solo l’episodio più recente di una crisi che riguarda l’intero pianeta. Secondo gli esperti, la fusione dei ghiacciai non minaccia solo i paesaggi alpini, ma interi ecosistemi e milioni di persone. Il livello del mare continuerà a salire nei prossimi decenni a causa di questo fenomeno, ma i pericoli non si limitano alle coste.

I ghiacciai interni, infatti, rappresentano una fonte vitale di acqua potabile e irrigua per comunità montane e rurali. La loro scomparsa comporta un rischio immediato per chi dipende da queste risorse per vivere, coltivare e allevare. Le conseguenze possono essere devastanti: carestie, migrazioni forzate, perdita di biodiversità.

Omm: più ricerca, più monitoraggio, più prevenzione

L’episodio in Svizzera è avvenuto solo pochi giorni prima della Conferenza sulla conservazione dei ghiacciai, svoltasi a Dushanbe, in Tagikistan, dove la comunità scientifica e istituzionale ha ribadito la necessità urgente di aumentare gli investimenti in monitoraggio e ricerca.

La segretaria generale dell’Organizzazione meteorologica mondiale (Omm), Celeste Saulo, ha sottolineato che il cambiamento climatico è una minaccia globale, che tutti i Paesi devono affrontare, senza distinzioni legate al grado di sviluppo. Migliorare il monitoraggio, ha spiegato Saulo, significa poter prevedere meglio i rischi e costruire sistemi di allerta precoce in grado di salvare vite umane e proteggere i mezzi di sussistenza delle popolazioni esposte.

Ghiacciai in pericolo

Gli scienziati concordano: la fusione dei ghiacciai è ormai irreversibile in molte regioni e potrebbe accelerare ulteriormente se le temperature globali non verranno contenute. L’episodio di Blatten è una delle tante prove di un pianeta che cambia troppo rapidamente per permettere l’adattamento delle comunità umane.

Serve un impegno collettivo, deciso, e soprattutto urgente. Non basta più parlare di cambiamento climatico: bisogna agire con strumenti concreti, leggi efficaci, e piani di adattamento e resilienza.

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