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Salute infantile in pericolo: ecco perché l’ambiente è il primo nemico

unicef

Salute infantile in pericolo: ecco perché l’ambiente è il primo nemico

L’Italia sta vivendo una profonda crisi di natalità. Il numero di bambini che nascono continua a diminuire e, secondo la Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima), quelli che vengono alla luce sono sempre più esposti a fattori ambientali che possono compromettere la loro salute fin dai primi giorni di vita.

Durante la seconda conferenza internazionale di medicina ambientale, promossa dalla Sima al Senato, è stato evidenziato il legame tra ambiente, epigenetica e sviluppo infantile. L’obiettivo è chiaro: promuovere politiche pubbliche capaci di proteggere i bambini già nei primi 1.000 giorni di vita.

L’ambiente modella il futuro dei bambini

L’epigenetica è l’insieme dei meccanismi che regolano l’espressione dei geni senza modificare il DNA. Questi meccanismi sono influenzabili da fattori ambientali come l’aria che respiriamo, il cibo che consumiamo e l’esposizione a sostanze tossiche.

Secondo gli esperti, il nostro epigenoma funziona come un software che determina come e quando i geni vengono attivati. Un ambiente sfavorevole può compromettere questo sistema, aumentando il rischio di sviluppare malattie anche gravi durante l’infanzia e l’età adulta.

Le principali minacce alla salute dei più piccoli

Tra i rischi più gravi segnalati dalla Sima figurano il diabete di tipo 2, l’obesità infantile, i disturbi del neurosviluppo e, negli ultimi anni, l’aumento dei tumori pediatrici. Il cancro è oggi la prima causa di morte tra i bambini in età pediatrica.

L’inquinamento atmosferico resta il fattore ambientale più critico. Secondo l’Agenzia europea per l’ambiente, oltre 239.000 decessi annui nell’Unione europea sono legati al superamento dei limiti di particolato fine (Pm2.5). È dimostrato che questo inquinante può alterare la metilazione del DNA in organi vitali, influenzando anche la placenta e lo sviluppo del feto.

Un altro fronte di rischio è rappresentato dagli interferenti endocrini e dagli inquinanti persistenti come bisfenolo A, ftalati e Pfas, presenti in molte aree del Paese. Queste sostanze sono associate ad alterazioni epigenetiche con effetti sulla fertilità, sul neurosviluppo e sull’invecchiamento cellulare.

Alimentazione e salute metabolica

L’alimentazione è un altro elemento chiave. In Italia, l’alto consumo di alimenti ultra-processati è correlato a obesità, sindrome metabolica, infiammazione e alterazioni epigenetiche.

I numeri preoccupano: circa 5 milioni di adulti italiani soffrono di diabete. La situazione è ancora più delicata in età pediatrica. Il 20,4% dei bambini è in sovrappeso, il 9,4% obeso e il 2,4% gravemente obeso. Le percentuali peggiori si registrano nel Sud Italia, dove in regioni come la Campania oltre il 40% dei bambini sotto gli 8 anni è in sovrappeso e quasi il 19% è obeso.

I primi 1.000 giorni

Secondo la medicina ambientale, il periodo dalla gravidanza ai due anni di vita è cruciale per plasmare la salute futura di un individuo. Questa finestra temporale, altamente sensibile dal punto di vista epigenetico, può essere influenzata positivamente da interventi semplici e mirati.

Tra questi: alimentazione sana durante la gravidanza, assenza di fumo e alcol, sonno regolare, allattamento e riduzione dell’esposizione a sostanze tossiche. Anche la fase pre-concepimento ha un ruolo fondamentale, poiché la salute dei genitori incide direttamente sulla qualità genetica e epigenetica del nascituro.

La prevenzione

La Sima sottolinea l’urgenza di un cambio di visione nella medicina preventiva. È necessario spostare il focus dalla cura alla prevenzione primaria, con particolare attenzione ai bambini e alla fase pre-natale.

Secondo Prisco Piscitelli, segretario generale della European Medical Association, è fondamentale integrare l’epigenetica nella pratica clinica quotidiana e orientare le politiche pubbliche verso la tutela della salute dei più giovani. La posta in gioco non è solo il benessere individuale, ma la tenuta stessa della società.

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