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Tiso (Accademia IC): “Riciclo plastica in crisi. Invertire la rotta”

Tiso (Accademia IC): “Riciclo plastica in crisi. Invertire la rotta”

Secondo Corepla, nel 2023 l’Italia ha raccolto oltre 1,4 milioni di tonnellate di plastica, ma solo una parte è stata effettivamente riciclata. Il Paese dipende ancora dall’esportazione dei rifiuti plastici e il tasso di riciclo reale resta inferiore a quanto spesso dichiarato. Gli impianti di trattamento stanno aumentando, ma il problema rimane complesso e articolato, coinvolgendo aspetti ambientali, economici, tecnologici e politici.

Limiti del riciclo

“La crisi del riciclo della plastica mostra che non basta differenziare: serve una trasformazione sistemica che coinvolga industria, governi e cittadini”, ha dichiarato Carmela Tiso, portavoce nazionale di Accademia Iniziativa Comune e presidente dell’associazione Bandiera Bianca. La raccolta differenziata, pur importante, non è sufficiente per affrontare il problema della plastica, come evidenziano i dati sulla percentuale effettivamente riciclata.

La crisi come segnale di un sistema da riformare

Secondo Tiso, “senza un cambio di paradigma nella produzione e nel consumo, il riciclo da solo non potrà risolvere il problema della plastica”. La situazione attuale evidenzia la necessità di ripensare l’intero sistema dei rifiuti plastici, dalla progettazione dei prodotti alla gestione dei materiali a fine vita.

Il ruolo di cittadini e istituzioni

Oltre agli impianti e alle tecnologie, servono politiche efficaci e comportamenti consapevoli da parte dei cittadini. Tiso sottolinea l’importanza di un impegno collettivo: “È necessario un cambiamento più ampio nel sistema di produzione, consumo e gestione dei rifiuti plastici, coinvolgendo tutti gli attori della società”. Solo un approccio integrato può garantire risultati concreti nella gestione dei rifiuti plastici, riducendo l’impatto ambientale e promuovendo una plastica più sostenibile.

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