Dakar insegna come monitorare l’aria in modo accessibile
Un nuovo studio condotto a Dakar, in Senegal, offre un modello interessante per monitorare l’inquinamento atmosferico in modo economico ed efficace. La ricerca ha confrontato tre fonti di dati – monitor a basso costo, stime satellitari e monitor regolamentati – dimostrando che una strategia combinata, anche se meno innovativa di altre più recenti, può fornire misurazioni affidabili a costi sostenibili.
L’urgenza dell’inquinamento atmosferico
Il 99% della popolazione mondiale vive in aree in cui la qualità dell’aria non rispetta le linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Nel 2019, l’inquinamento atmosferico è stato responsabile di 4,2 milioni di morti premature a livello globale, con l’89% di queste avvenute nei paesi a basso e medio reddito (LMICs). Monitorare l’inquinamento atmosferico è essenziale per comprendere l’entità del problema e valutare l’efficacia delle politiche adottate per contrastarlo.
Le sfide nei paesi a basso e medio reddito
I paesi ad alto reddito utilizzano reti di monitoraggio basate su dispositivi regolamentati e ad alta precisione, ma questi strumenti sono costosi da acquistare e mantenere. Nei paesi africani, ad esempio, esiste in media un monitor ogni 4,5 milioni di abitanti, contro uno ogni 100.000-600.000 abitanti in Europa e Nord America. Questo limite rende difficile ottenere dati completi e affidabili sull’inquinamento atmosferico.
Soluzioni alternative: monitor a basso costo e dati satellitari
La ricerca a Dakar ha esplorato l’utilizzo di monitor consumer-grade e stime satellitari come alternative economiche per migliorare il monitoraggio dell’aria. Grazie all’installazione di 28 monitor a basso costo e all’analisi dei dati di sette monitor regolamentati e delle stime satellitari, lo studio ha evidenziato vantaggi e limiti di ciascuna tecnologia.
Vantaggi e limiti delle diverse tecnologie
I risultati dello studio mostrano che ogni tecnologia ha i suoi punti di forza e debolezze:
- Monitor a basso costo: permettono una distribuzione capillare in città, rendendo possibile individuare differenze locali significative nell’inquinamento atmosferico. Tuttavia, tendono a sottostimare i livelli di PM2.5, soprattutto per quanto riguarda l’inquinamento da polveri.
- Dati satellitari: offrono una visione complessiva della città e mostrano una buona coerenza con i dati dei monitor regolamentati a livello giornaliero, settimanale e mensile. Tuttavia, non catturano le variazioni orarie e non distinguono tra quartieri.
- Monitor regolamentati: forniscono misurazioni precise ma richiedono costi elevati per l’installazione e la manutenzione.
Una strategia combinata per una soluzione efficace
Lo studio suggerisce che combinare i dati di monitor a basso costo con quelli satellitari o regolamentati può offrire una soluzione economica e affidabile. Per esempio, i dati di un singolo monitor regolamentato possono calibrare una rete di monitor a basso costo, migliorando l’accuratezza complessiva. In assenza di monitor regolamentati, i dati satellitari possono svolgere un ruolo simile.
Politiche e risultati: il caso delle restrizioni di mobilità
Durante le restrizioni alla mobilità del 2020, adottate per il Covid-19, lo studio ha osservato una riduzione dell’inquinamento atmosferico. Sebbene i monitor a basso costo abbiano sottostimato le variazioni in valore assoluto, tutti i metodi hanno riportato una riduzione percentuale simile, dimostrando la capacità delle tecnologie alternative di misurare gli impatti delle politiche ambientali.
Applicazioni per altre città africane
I risultati dello studio di Dakar rappresentano un modello per altre città dell’Africa subsahariana, dove la crescita rapida sta causando alti livelli di congestione e inquinamento. La ricerca dimostra che il monitoraggio dell’inquinamento e l’analisi delle politiche possono essere effettuati in modo efficace ed economico, offrendo una strada percorribile per i paesi a basso e medio reddito.
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