Perdite economiche legate al clima: l’Italia tra i Paesi più colpiti in Europa
Secondo un report dell’Agenzia Europea dell’Ambiente (EEA), dal 1980 l’Europa ha subito perdite economiche per oltre 790 miliardi di euro a causa di eventi climatici estremi come alluvioni, siccità e incendi. L’Italia è al secondo posto in questa drammatica classifica, con danni stimati in oltre 135 miliardi di euro.
Il danno del cambiamento climatico in Europa
Il report evidenzia che i costi non sono distribuiti in modo uniforme. La Germania è in testa con 180 miliardi di euro di danni, seguita dall’Italia (135 miliardi), dalla Francia (130 miliardi) e dalla Spagna (97 miliardi). Questa contabilità dei disastri dimostra come eventi un tempo considerati “straordinari” stiano diventando la nuova normalità, con un impatto economico sempre più strutturale.
I fenomeni più dannosi variano a seconda della regione: alluvioni e siccità nel centro e sud dell’Europa, ondate di calore e incendi nelle aree meridionali, e tempeste nelle zone montuose.
L’Italia: vulnerabilità e mancanza di copertura assicurativa
Con 135 miliardi di euro in danni, l’Italia si conferma uno dei Paesi più vulnerabili ai cambiamenti climatici. Il Nord è spesso colpito da alluvioni e nubifragi, mentre il Sud affronta cicli prolungati di siccità e desertificazione. Esempi recenti includono l’alluvione in Emilia-Romagna e i devastanti incendi in Sicilia.
Un problema cruciale è l’inadeguatezza del sistema assicurativo. Meno del 10% dei danni da eventi estremi in Italia è coperto da polizze, a differenza di Paesi come Spagna e Francia che dispongono di sistemi pubblici-privati più avanzati. Questo costringe a interventi emergenziali post-evento, privi di una strategia duratura di prevenzione.
Il “vuoto assicurativo” europeo
A livello europeo, l’“insurance gap” rappresenta un nodo critico. In media, meno del 25% delle perdite è coperto da assicurazioni, e in ben 16 Paesi UE la quota scoperta supera il 90%. Fanno eccezione la Danimarca, con una copertura sopra il 50%, e i modelli di successo come quelli di Francia e Spagna, che sono considerati un esempio da replicare per migliorare la gestione del rischio climatico in tutto il continente.
Share this content: