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Ecco il primo database italiano del sottosuolo: strumento chiave per energia e sicurezza

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Ecco il primo database italiano del sottosuolo: strumento chiave per energia e sicurezza

La scienza italiana compie un passo avanti cruciale nella conoscenza del proprio territorio. In occasione del Congresso Nazionale Congiunto della Società Italiana di Mineralogia e Petrologia e della Società Geologica Italiana, sarà presentato il primo database italiano delle pressioni del sottosuolo. Questo innovativo strumento raccoglie dati cruciali acquisiti da pozzi esplorativi, precedentemente utilizzati per la ricerca di petrolio e gas.

Come sottolineato dalla professoressa Anna Maria Marotta dell’Università degli Studi di Milano, la mappatura delle pressioni dei pori nel sottosuolo ha un’importanza strategica. Va ben oltre l’ambito delle risorse petrolifere, estendendosi a discipline fondamentali per il futuro del Paese.


A cosa serve il database? Applicazioni pratiche e strategiche

L’applicazione di questo database è vasta e tocca settori cruciali per l’economia e la sicurezza nazionale. Tra gli usi principali ci sono:

  1. Risorse Energetiche e Geotermiche: Il database fornisce informazioni essenziali per l’industria degli idrocarburi e, in particolare, per l’esplorazione e la gestione dell’energia geotermica, una fonte rinnovabile di crescente interesse.
  2. Stoccaggio di Gas: È uno strumento fondamentale per la valutazione di siti idonei allo stoccaggio sotterraneo di gas, una pratica strategica per la sicurezza energetica.
  3. Mitigazione del Rischio Geologico: La conoscenza delle pressioni del sottosuolo è cruciale per la valutazione del rischio sismico. I dati, infatti, possono essere combinati con altri studi sulla deformazione del suolo e sulle dinamiche delle faglie per comprendere meglio i processi geologici che portano ai terremoti.
  4. Gestione delle Risorse Idriche: Contribuisce alla corretta gestione delle acque sotterranee, una risorsa vitale che deve essere monitorata con precisione, soprattutto in un’epoca di crisi idrica.

Un passo avanti per la scienza italiana

La creazione di questo database rappresenta un significativo miglioramento nella capacità dell’Italia di analizzare e comprendere i processi dinamici del suo sottosuolo. I dati raccolti, una volta elaborati, permetteranno ai ricercatori di approfondire lo studio delle faglie italiane, dell’evoluzione della crosta terrestre e delle interazioni tra processi superficiali e profondi.

Questo strumento non solo consolida la ricerca geologica italiana, ma fornisce alle istituzioni e alle aziende un’infrastruttura di dati robusta per prendere decisioni informate in materia di ambiente, energia e sicurezza del territorio.

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