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Dazi amari per l’agroalimentare toscano. Allarme Coldiretti dopo l’annuncio di Trump

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Dazi amari per l’agroalimentare toscano. Allarme Coldiretti dopo l’annuncio di Trump

Un vento di guerra commerciale soffia sull’agroalimentare toscano, con l’annuncio del presidente americano Donald Trump di imporre dazi doganali del 20% su tutte le merci europee. La notizia, che ha scosso il mondo dell’economia e del commercio internazionale, ha immediato eco in Toscana, regione simbolo del Made in Italy enogastronomico. Coldiretti Toscana non ha tardato a esprimere la sua profonda preoccupazione per le ripercussioni che questa decisione potrebbe avere sui produttori locali e, di riflesso, sui consumatori americani.

Dazi amari per il Made in Tuscany

“Sono dazi amari per il Made in Tuscany a tavola,” ha dichiarato con fermezza Coldiretti Toscana. L’organizzazione stima che il dazio del 20% porterà a un rincaro di almeno 200 milioni di euro per i consumatori americani che apprezzano i prodotti agroalimentari toscani.

Questo inevitabile aumento dei prezzi rischia di tradursi in un calo delle vendite, danneggiando seriamente le imprese regionali che vedono negli Stati Uniti un mercato cruciale.

Il fenomeno del Tuscany Sounding

Ma il danno non si limita al mero calo delle esportazioni. Coldiretti Toscana mette in guardia anche sull’incremento del fenomeno del “Tuscany Sounding”, ovvero l’utilizzo di nomi, immagini e riferimenti alla Toscana per commercializzare prodotti che nulla hanno a che fare con la regione.

Un fenomeno già fiorente negli Stati Uniti, dove vale circa 2 miliardi di euro, e che potrebbe essere ulteriormente alimentato dalla difficoltà di accesso dei veri prodotti toscani a causa dei dazi.

A tutto ciò si aggiunge un ulteriore elemento di preoccupazione: il deprezzamento delle produzioni. Un calo delle vendite verso un mercato importante come quello americano potrebbe generare un eccesso di offerta, con conseguente svalutazione dei prodotti toscani, un danno che si propagherebbe lungo tutta la filiera agroalimentare.

Coldiretti Toscana: “Dazi guerra commerciale inutile e dannosa”

Letizia Cesani, presidente di Coldiretti Toscana, non nasconde la sua inquietudine. “L’introduzione dei dazi su vino, olio, formaggi ed in generale su tutto il paniere agroalimentare avrà inevitabili contraccolpi sia per le imprese esportatrici. Ma anche sui consumatori su cui ricadranno gli aumenti. La logica dei dazi e controdazi ha dimostrato nel tempo di essere miope e controproducente per tutti: rischia di rallentare la crescita, aumentare l’inflazione e generare un clima di instabilità e sfiducia. E’ una guerra commerciale inutile e dannosa.”

La presidente Cesani invita l’Europa alla prudenza e alla diplomazia, sottolineando la necessità di evitare reazioni impulsive che potrebbero esacerbare ulteriormente la situazione. “Se c’è un margine per trattare, l’UE deve farlo,” afferma, auspicando una soluzione negoziata che possa scongiurare danni irreparabili.

L’importanza strategica del mercato americano per la Toscana

L’importanza strategica del mercato americano per la Toscana è innegabile. Nel 2024, l’export agroalimentare toscano verso gli Stati Uniti ha superato il miliardo di euro, con una crescita impressionante del 128% nell’ultimo decennio. Oggi, quasi un prodotto su tre (27%) destinato all’estero varca l’oceano, rendendo gli USA la principale area commerciale per la Toscana dopo il mercato europeo. Olio e vino si confermano i prodotti di punta, con un valore di esportazione che sfiora i 900 milioni di euro.

La minaccia dei dazi americani si abbatte quindi su un settore vitale per l’economia toscana. Lo fa mettendo a rischio non solo il fatturato delle aziende. E anche l’immagine e la reputazione di un territorio che ha fatto della qualità e dell’eccellenza agroalimentare un suo tratto distintivo.

Resta da vedere quali saranno gli sviluppi di questa potenziale crisi commerciale e se la diplomazia riuscirà a scongiurare uno scenario che si preannuncia tutt’altro che roseo per il “Made in Tuscany” a tavola.

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